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A Roma 96mila imprese femminili, Boldrini e Camera di Commercio premiano il record FOTO

Un numero che nell'ultimo anno è aumentato del 2,4%, pari a 2.249 unità, con un tasso di crescita superiore rispetto all'1,4% della media italiana

Pubblicato:18-11-2015 13:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:35

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ROMA –  Roma da record per il numero di imprese in rosa. Sono 96.002, dato del 30 settembre 2015, le aziende a conduzione femminile nella Capitale e nella sua provincia, la prima in Italia da questo punto di vista con il 20,1% del totale delle imprese romane (pari a 477mila). Un numero che nell’ultimo anno è aumentato del 2,4%, pari a 2.249 unità, con un tasso di crescita superiore rispetto all’1,4% della media italiana. Questi i dati principali emersi da un’analisi sull’imprenditoria femminile realizzata dall’Ufficio studi della Cciaa capitolina presentati in occasione della quarta edizione di ‘M’illumino di meno – Premio Idea innovativa’, che ha visto la partecipazione tra gli altri del presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, del presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, del presidente di Acea, Catia Tomasetti, dell’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente e del presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Cciaa romana, Alberta Parissi.

Il settore che vanta il maggior numero di imprese femminili è quello del commercio, con 28.537 unità, pari al 29,7% del totale. Seguono i settori alloggio e ristorazione con 8.957 aziende (il 9,3% del totale), servizi di supporto alle imprese con 5.826 (il 6,1%) e costruzioni, con 5.297 (il 5,5%). Sono state cinque le idee vincitrici, premiate da Boldrini e Tagliavanti: Laura Raccah per il progetto ‘Ciao’, Laura Amendolagine per ‘Make up on line’, Elena Maria Scopelliti per ‘PrendoPosta.it’, Imma Puzio per ‘Ristomondo’ e Simona Berardi insieme a Carla Armillei per il progetto ‘Sensum Lab’. Alle imprenditrici è andato un premio fino a 5mila euro per la realizzazione delle proprie idee.

“La nostra attività e il nostro supporto alle imprese femminili del territorio anche in questi anni di sempre più stringenti vincoli di bilancio e risorse limitate non sono mai venuti meno- ha detto Parissi- Un fatto che mi rende orgogliosa e che conferma l’attenzione che la Camera di commercio di Roma dedica al mondo delle imprese femminili, una realtà dinamica che va tutelata e incoraggiata. La folta presenza di donne nel Consiglio della Cciaa di Roma e, per la prima volta in assoluto, la nomina di una donna nella Giunta camerale, spinge me e l’intero Comitato a lavorare sempre più duramente e con maggiore entusiasmo”. Per Valente “I giovani hanno imparato a rischiare e non hanno più quella incredibile paura del fallimento. Il tasso di occupazione femminile il Lazio ha 51% ancora lontano da standard Europa2020 ma in salita considerando che in Italia è al 46,8%. Nel Lazio tutti gli indicatori hanno il segno più, noi ne siamo orgogliosi e continuiamo a sostenere questa imprenditoria con tre bandi solo per il 2015″. “Il coraggio e l’assunzione dei rischi d’impresa come prerogativa esclusivamente maschile sono un mito da sfatare, perché le donne, soprattutto in Europa, sono sempre state il motore della ripresa dopo i periodi di crisi- ha commentato Tomasetti- Io all’inizio avevo rifiutato la proposta di diventa presidente di Acea, ma quando mi sono resa conto che alcuni azionisti pensavano che i tempi non fossero maturi per un presidente donna ci ho ripensato e ho accettato. Ora sono presidente della più grande azienda a guida femminile quotata in borsa in Europa, presiedo il Cda più rosa d’Europa, il valore del titolo Acea non è mai stato così alto e i numeri continuano a migliorare”. (Foto L. Inciocchi)


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