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Terremoto, Governatori: “Governo ci esautora, non andiamo a incontro con neo commissario”

I governatori di Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria denunciano: "Colpo di mano, ci tolgono voce in capitolo su ordinanze"

Pubblicato:18-10-2018 09:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:41

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ROMA – “La maggioranza di Governo questa notte nella conversione del decreto relativo alla ricostruzione del ponte Morandi a Genova con un colpo di mano ha tolto ai presidenti delle Regioni, subcommissari al terremoto, il potere di condivisione sulle ordinanze commissariali, declassando la loro funzione a potere ‘consultivo'”. Lo denunciano in una nota il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Si esautorano presidenti e sindaci del territorio”

“Mentre per Genova si nomina commissario il sindaco della città- spiegano- per il terremoto si esautorano i presidenti e i Sindaci dei territori, perché di fatto questa impostazione riduce a livello di osservatori anche i Sindaci dei comuni del cratere che oggi si esprimono nei comitati della ricostruzione sulle ordinanze in essere. Questa svolta centralista del Governo è grave e miope perché moltissime scelte della ricostruzione impattano direttamente con norme e leggi di carattere regionale. La non condivisione ‘ante’ scrittura delle ordinanze produrrà sicuramente contenziosi e ricorsi e aumenterà quella confusione burocratica che si dice volere combattere. La ricostruzione si fa nei territori e non a Palazzo Chigi, per questo valuteremo un ricorso alla consulta perché leso il principio di leale collaborazione tra istituzioni”.

“Aspettiamo di essere ricevuti da Conte, non ci ha mai risposto”

“Questa impostazione oltre al rallentamento delle procedure allontana, non poco, le sedi decisionali dai cittadini e dai professionisti che nei territori pretendono giustamente di essere coinvolti nella fase di ricostruzione dei loro Comuni. In attesa di essere ricevuti dal presidente del Consiglio, che mai ha accettato la nostra richiesta di un incontro avanzata ormai da tempo, oggi- concludono i governatori- non parteciperemo all’incontro con il neo commissario anche perché a causa delle scelte compiute non si comprende più quale sia il senso e la funzione di questo Comitato”.


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