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Roma capitale mondiale di fiumi e laghi per 3 giorni. E 6 fontane si tingono di blu

A Roma, da lunedì, in Campidoglio arriveranno i rappresentanti dei 35 maggiori bacini di laghi e fiumi di tutto il mondo

Pubblicato:18-10-2017 12:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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ROMA – Da lunedì prossimo, e per tre giorni, Roma sarà la ‘Capitale mondiale dei fiumi‘: per la prima volta al mondo, in uno storico incontro senza precedenti, i responsabili dei bacini fluviali, transfrontalieri e lacustri del mondo si riuniranno in Campidoglio per fare il punto sullo stato delle arterie idriche del Pìaneta, elemento chiave per la salute dell’ambiente e la vita di miliardi di persone.

Per dare un’idea della rilevanza dell’incontro basti pensare che dai 35 bacini di laghi e fiumi che si riuniranno a Roma dipende la vita di ben 3 miliardi di persone. Il summit sarà aperto lunedì dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il Sindaco di Roma Virginia Raggi, mentre il Segretario di Stato Vaticano Sua Eminenza Pietro Parolin darà lettura di un messaggio di Papa Francesco. Alla cerimonia di chiusura di mercoledì interverrà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

LA FONTANA DI TREVI E ALTRE 5 SI TINGERANNO DI BLU

“Abbiamo vissuto in Italia cosa vogliono dire i cambiamenti climatici per la disponibilità di acqua, con un’estate torrida nel corso della quale abbiamo dovuto nel contempo affrontare in alcune regioni italiane eventi meteorologici estremi”, dice in conferenza stampa a Palazzo Chigi Galletti, presentando l’iniziativa. Anche avendo alle spalle queste vicende “abbiamo voluto promuovere da lunedì a mercoledì prossimi in Italia il primo forum internazionale dei fiumi“, prosegue Galletti, “è la prima volta che tutti grandi fiumi del mondo si trovano a discutere di buone pratiche e delle opere che si possono realizzare per mantenere in salute la prima infrastruttura dell’acqua che è il fiume”.


Per l’occasione, con la collaborazione di Acea, sei tra le più belle fontane storiche di Roma – Fontana di Trevi, Fontana dei Leoni in piazza del Popolo, Fontana del Pantheon, Fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona, Fontane di Palazzo Farnese, Fontana della Dea Roma in Campidoglio – nei tre giorni del summit si tingeranno di blu dalle 19 a mezzanotte, per rendere partecipi i cittadini dell’importante evento.

QUATTRO SESSIONI PER 100 INTERVENTI

Il ministro Galletti

Il summit è organizzato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Unece (la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite), il Riob/imbo (Rete interazionale degli organismi di Bacino) e la Gawac (Alleanza mondiale per l’acqua e il clima) che riunisce l’Alleanza delle Imprese e l’Alleanza delle Grandi città (16 megacittà con oltre 300 milioni di abitanti) e l’Unesco.

Quattro le sessioni nelle quali si incroceranno gli interventi di circa 100 tra rappresentanti di organismi internazionali, rappresentanti delle Commissioni di vertice di gestione dei grandi bacini fluviali e lacustri, rappresentanti delle imprese e delle principali istituzioni finanziarie (Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Bei eccetera), esperti, ricercatori e associazioni. Saranno presenti 47 delegazioni di corsi d’acqua e grandi laghi rappresentativi di tutti i Continenti e dei circa 3 miliardi di cittadini che vivono nelle rispettive aree per sviluppare proposte e progetti concreti per la tutela delle risorse idriche.

DAL SUMMIT USCIRA’ LA ‘DICHIARAZIONE DI ROMA’

Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà presentata l’’Alleanza delle Imprese italiane per l’Acqua e il Clima‘, un’iniziativa assolutamente innovativa, promossa dal ministero dell’Ambiente in piena intesa con le più importanti imprese e associazioni di categoria italiane che utilizzano l’acqua per scopi produttivi. Sarà poi sottoposta all’approvazione del Summit la ‘Dichiarazione di Roma‘, documento conclusivo che riafferma la unanime volontà di tutti i responsabili di vertice dei più grandi bacini idrici del mondo, affinché l’acqua entri a buon diritto nel negoziato sul clima. Il documento verrà presentato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti alla COP 23 di Bonn del prossimo novembre.

GALLETTI: “ADESIONE ALTISSIMA”. IN ITALIA TUTTI I MINISTRI AFRICANI

Il fiume al Cairo

Abbiamo avuto un’adesione altissima– prosegue Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente- con 35 bacini idrici e fiumi e laghi da tutti i continenti e ci confronteremo con loro e le principali organizzazioni internazionale sui problemi e sulle visioni cercando soluzioni comuni”. In conclusione, uno spazio importante sarà dedicato all’Africa. Interverranno il ministro del Senegal e la ministra della Guinea, nonché i capi di delegazione dei più grandi fiumi e laghi africani. Sono stati invitati per l’occasione tutti gli Ambasciatori dei paesi del Continente africano in Italia.

“Sarà un atto di omaggio all’Africa– dice Galletti- E’ nostro particolare interesse riaffermare, attraverso il Summit di Roma, l’attenzione e il rinnovato impegno che l’Italia e la gran parte dei Governi del Pianeta stanno dimostrando nei confronti dell’Africa, per aiutarla a ridurre le vulnerabilità e a migliorare le proprie capacità di reazione al rischio climatico, assicurare acqua sufficiente a tutti i cittadini, proteggere gli ecosistemi e garantire un duraturo sviluppo sostenibile dell’intero Continente.”

“VINCIAMO INSIEME, NON ‘AIUTIAMOLI A CASA LORO'”

Quella che si propone al summit dei grandi fiumi del mondo in Campidoglio, alla luce delle molte popolazioni in situazioni di stress idrico in Asia o in Africa, è “una visione diversa dell’aiutiamoli a casa loro, siamo invece nel ‘vinciamo insieme‘, perché o si vince tutti o si perde tutti”, dice il ministro, sottolineando “la consapevolezza che il benessere nostro non può essere difeso ma condiviso, condiviso con loro, dobbiamo metterci in un grande tavolo alla pari”.

Agendo sulla salute dei fiumi e dei laghi, oltre a tutelare l’ambiente, “faremo un investimento sul futuro dell’umanità, non è che diamo soldi, piuttosto ripaghiamo un debito ecologico e investiamo sul futuro di tutti, anche di noi fra 5 o 10 anni e dei nostri figli”, conclude Galletti.

di Roberto Antonini, giornalista professionista

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