NEWS:

Farmaci anti-cancro, colpi per 2 mln euro negli ospedali. Indagine partita in Emilia-Romagna/VIDEO

Le indagini hanno preso il via da due furti avvenuti rispettivamente a Cento e a Lagosanto nel marzo 2014, ma in tutto i 'colpi' della banda sono stati 16

Pubblicato:18-10-2016 13:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:11

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

cc_farmaciBOLOGNA – Rubavano farmaci anti-cancro dalle farmacie degli ospedali per poi smerciarli all’estero, ormai privi della loro efficacia senza che gli staff medici potessero saperlo. L’operazione dei Carabinieri che ha portato oggi a 18 arresti (16 persone in carcere, una ai domiciliari più un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria) è partita due anni e mezzo fa dalla provincia di Ferrara. Le indagini hanno preso il via da due furti avvenuti rispettivamente a Cento e a Lagosanto nel marzo 2014. Di lì gli investigatori hanno messo in fila in tutto 16 episodi, avvenuti anche a Bentivoglio (Bologna), a Rimini e Riccione, oltre che in altre regioni del nord Italia. I sequestri hanno finora portato a rinvenire più di due milioni di euro di farmaci rubati. Oltre a quelli per la chemioterapia o per la cura di patologie croniche, utilizzabili solo negli ospedali, l’organizzazione smantellata oggi rubava anche farmaci di altre tipologie, che venivano poi ‘piazzati’ in Italia con la connivenza di alcuni farmacisti e la collaborazione di ex grossisti e informatori sanitari. Su questo fronte sono in corso otto differenti perquisizioni tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Ma i furti più lucrosi erano senz’altro quelli nelle farmacie ospedaliere: colpi come quelle messi a segno negli ospedali del ferrarese hanno sottratto farmaci per circa 200.000 euro, ma ad Asti i malviventi sono riusciti a mettere le mani su oltre 240.000 euro di farmaci in un colpo solo.

amato_giuseppe_procuratore-bologna “E’ un fenomeno particolarmente odioso, perchè questa associazione operava nel settore del furto e traffico di farmaci, con costi notevolissimi per le casse pubbliche“, spiega il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato. Senza contare che si trattava nella maggioranza dei casi di farmaci oncologici sottratti a pazienti gravi. “Questi prodotti che sono stati commercializzati soprattutto nel nord Europa- spiega il tenente colonnello dei Carabinieri Marco De Martino, comandante del Reparto operativo di Ferrara- sono prodotti che per essere trasportati necessitano di particolari criteri, tra cui certe temperature, che non sono stati assolutamente osservati. Quindi il prodotto ha perso di efficacia e abbiamo verosimilmente malati oncologici nel nord Europa che non hanno ricevuto l’adeguato trattamento medico”. Su tutto si staglia l’ombra della camorra. “Sono stati accertati positivamente contatti di natura economica di questa associazione con alcuni clan”, spiega ancora Amato. Una delle due persone ancora ricercate sembra essere vicino ai Licciardi di Secondigliano. Le indagini sul gruppo di ladri che ha commesso materialmente i furti hanno portato i Carabinieri a cogliere sul fatto uno di loro mentre derubava la sede Ausl di via Toscana a Bologna insieme ad altre persone estranee all’inchiesta. L’uomo, il 23 ottobre del 2014, è entrato nella struttura durante orario di apertura al pubblico, ha atteso in bagno la chiusura degli uffici poi ha aperto ad altri tre malviventi. In quel caso non sono stati sottratti farmaci, ma i quattro sono stati fermati dopo che avevano smurato la cassaforte.

di Mirko Billi, giornalista professionista


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it