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Da Coratti a Ciocchetti, fino a Verdini: ecco la rete di corruzione del costruttore Scarpellini

ROMA - Mirko Coratti, Luciano Ciocchetti, Denis Verdini. Ci sono nomi noti della politica romana e nazionale nell'indagine coordinata dalla

Pubblicato:18-09-2018 18:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:34

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ROMA – Mirko Coratti, Luciano Ciocchetti, Denis Verdini. Ci sono nomi noti della politica romana e nazionale nell’indagine coordinata dalla Procura di Roma che ha portato all’arresto questa mattina del sindaco di Ponzano Romano, Enzo De Santis, con l’accusa di aver ricevuto somme in cambio di favori dall’imprenditore Sergio Scarpellini.

Case, appartamenti e grosse somme di denaro che l’immobiliarista arrestato nel dicembre 2016 insieme all’allora capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, elargiva per ottenere delle ‘utilità’ nelle zone a nord di Roma ma non solo.

L’indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo e dal pm Barbara Zuin ha portato all’arresto questa mattina del primo cittadino di Ponzano eletto nel 2016 con il 100% dei voti nella sua lista civica. De Santis avrebbe ottenuto benefici per 412mila euro attraverso trasferimenti di somme ad una societa’ intestata alla figlia e alla societa’ calcistica Valle del Tevere.


Scarpellini, secondo le accuse, puntava a risolvere alcuni problemi di lottizzazione e costruzione di un polo commerciale nella zona a nord di Roma. Per lo stesso motivo è indagato anche il presidente del consiglio comunale di Capena in merito ad una sponsorizzazione da 30mila ottenuta da Scarpellini, anche in questo caso, per una squadra di calcio locale.

Ma tra i nomi finiti nell’indagine per corruzione e finanziamento illecito ai partiti, c’è anche quello dell’ex presidente del Consiglio comunale e vicepresidente della Commissione patrimonio di Roma, Mirko Coratti, gia’ condannato in secondo grado per l’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’ a 4 anni e 6 mesi. Coratti e’ indagato per aver accettato di vivere a titolo gratuito per 8 anni, in un appartamento nella centrale Piazza Cavour di Roma ottenendo un risparmio di circa 287mila euro. Non solo, l’ex esponente Pd avrebbe incassato dell’immobiliarista anche un contributo di 10mila euro per la sua fondazione Rigenera.

Nel mirino della magistratura, per il reato di finanziamento illecito, è finito anche l’ex senatore di Forza Italia, Denis Verdini, che avrebbe ricevuto in comodato gratuito da Scarpellini, tra il 2016 e il 2017, l’immobile di via Poli, a due passi da Fontana di Trevi. Uno stabile, in cui oggi sono entrati i Carabinieri per effettuare le perquisizioni e nel quale si trova la sede della Fondazione legata al partito di Verdini, Ala. Indagato anche l’allora deputato Massimo Parisi, legale rappresentante di Ala.

Una casa a titolo gratuito in via Lucrezio Caro per un risparmio di 200mila euro di locazioni tra il 2010 e il 2012 e’ invece l’oggetto delle verifiche a carico dell’ex vice presidente e assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti.

L’immobile sarebbe stato concesso gratuitamente da Scarpellini insieme anche a circa 50mila euro di contributi sospetti finiti nelle casse delle associazioni ‘I moderati per la terza fase’ e ‘Alma Aurea Onlus’ in cui Ciocchetti ricopriva le cariche di presidente del consiglio direttivo e presidente onorario.

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