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Noemi, lo psicologo: “Le famiglie sanno se un figlio è violento”

Castelbianco: "Devono tenerne conto, per cautelare tutti"

Pubblicato:18-09-2017 12:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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ROMA – “Le famiglie sanno se hanno un figlio violento e devono cautelare il mondo esterno per cautelare anche il ragazzo”. Lo dice Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, intervistato a Uno Mattina in merito all’omicidio della giovane Noemi.

Più i ragazzi sono fragili e vulnerabili e più possono esplodere in un atto di violenza– prosegue lo psicoterapeuta- specialmente in questi amori giovanili che diventano amori malsani. L’amore malsano- spiega l’esperto- si verifica quando c’è un lui che picchia e una lei che accetta di essere picchiata. Un problema che esiste anche fra gli adulti“.

Secondo “gli ultimi dati Istat, inoltre, i giovani che picchiano le ragazze aumentano dal 5 al 20% se in casa assistono a situazioni di violenza. A questo dato- sottolinea Castelbianco- dobbiamo aggiungere che i sentimenti di rabbia e aggressività sono sempre più dilaganti tra i ragazzi”.


Per Castelbianco si tratta di una “situazione inaccettabile che accade troppo spesso. Sono fenomeni che facilmente si potranno ripetere e su cui dobbiamo fare tutti attenzione. Non stupiamoci oggi di quanto è accaduto- conclude- facciamo un passo indietro per cercare di capire come prevenirli”.

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