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100 anni dalla Grande Guerra, a Roma convegno con Giannini e gli studenti – Guarda il VIDEO

L'incontro è stata un'occasione per i ragazzi di ascoltare gli interventi dei relatori che hanno analizzato la Grande guerra da diversi aspetti.

Pubblicato:18-09-2015 15:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

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grande guerraLa Prima guerra mondiale è stata l’inizio di un processo che ha portato alla delegittimazione progressiva della guerra“. È questa la sintesi dell’intervento di Ernesto Galli Della Loggia al convegno ‘A 100 anni dalla I guerra mondiale: l’Europa e la guerra’, nella sede dell’Accademia dei Lincei a Roma, a cui ha partecipato una delegazione di studenti delle scuole romane.

L’incontro, a cui ha preso parte anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è stata un’occasione per i ragazzi (circa 200 tra liceo e scuole medie) di ascoltare gli interventi dei relatori che hanno analizzato la Grande guerra da diversi aspetti. Tra questi il filosofo Massimo Cacciari, il docente di Studi strategici della Luiss di Roma, Lucio Caracciolo, che ha parlato dell’eredita’ geopolitica in Europa del primo conflitto mondiale, la giornalista del Sole24ore, Elisabetta Rasy, e appunto il docente emerito dell’Istituto italiano di Scienze umane-Scuola normale di Pisa, Ernesto Galli Della Loggia, che ha tracciato un’analisi delle varie guerre che hanno caratterizzato il 900. Secondo quest’ultimo quindi, “in Europa la guerra è ormai considerata un crimine contro la pace a meno che non ci siano certe condizioni particolari tra cui l’autorizzazione delle organizzazioni internazionali”. A tal proposito “Uno Stato nazionale che dichiari una guerra è qualcosa di impensabile”.


“La volontà era quella non di fare un convegno tra di noi, ma di dare ai ragazzi diverse visioni di quel grave evento epocale“, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine del convegno. “I relatori- ha aggiunto il ministro all’agenzia Dire- erano di grande livello e hanno trattato il tema da molti punti di vista: quello geopolitico, quello della coscienza collettiva e storica, quello della società, con le storie degli uomini e delle donne raccontate dalla letteratura e quello di Massimo Cacciari – su cui mi sono collegata anche io – sulla ricostruzione storico-culturale che parte dalle parole e da quello che le parole esprimono sulla nostra identità”. “Penso che questi ragazzi- ha concluso- possano portare a casa una visione in più rispetto a un incontro che non vuole essere celebrativo ma commemorativo e di recupero della memoria. Soprattutto in questi tempi in cui abbiamo guerre ‘spezzettate’ e intermittenti, sapere qual è il punto di partenza della storia moderna europea e il punto di inizio di una nuova idea di Europa, credo sia molto importante”.

Per quel che riguarda l’aspetto geopolitico dell’Europa a seguito dei due conflitti della prima metà del secolo passato, Galli Della Loggia si collega a quanto affermato da Caracciolo sostenendo che, “alcuni problemi centrali della storia europea rimangono ancora dopo due guerre mondiali. Ad esempio la Germania che in qualche modo produce una ‘presenza’ e una potenza eccessiva rispetto ai suoi confini. Resta inoltre il problema dei Balcani e resta la questione del Mediterraneo, questo luogo dove si incontrano Europa, Africa e Asia. Questo aspetto- ha concluso- produce problemi da oltre tremila anni che ancora sono ben lungi dall’esser risolti”.

Su un pericolo di nuovo conflitti si è espresso anche Cacciari: “Il rischio che possano esserci altre guerre importanti c’è e c’è sempre stato- ha speigato all’agenzia Dire- Dalla fine del secondo conflitto ad oggi sono morte infinitamente più persone a causa delle guerre. Le guerre di ‘potenza’ come quelle mondiali sembrerebbe al momento che non possano ripetersi. Diversamente quelle per stabilire zone di egemonia e per stabilire equilibri tra diverse potenze ce ne sono state e ce ne saranno”.

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