NEWS:

Elezioni in Mali, Kyenge: “Denunciare brogli a Corte Costituzionale”

ROMA - Dopo la pubblicazione dei risultati delle elezioni presidenziali in Mali, l'appello di Cécile Kyenge, capo della missione di

Pubblicato:18-08-2018 08:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:28
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Dopo la pubblicazione dei risultati delle elezioni presidenziali in Mali, l’appello di Cécile Kyenge, capo della missione di osservazione Ue nel Paese, intervistata dall’Agenzia Dire, è a denunciare eventuali brogli alla Corte costituzionale.

“Se ci sono state delle frodi, sia la maggioranza che l’opposizione devono prendere tutte le prove e portarle davanti alla corte costituzionale” afferma Kyenge, rispondendo a una domanda sulle proteste dell’opposizione innescatesi subito dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali, che hanno consegnato al presidente Ibrahim Boubacar Keita una vittoria schiacciante, con il 67% circa dei voti.

“La missione di osservazione delle elezioni in Mali è stata la più complicata che abbia mai guidato- confessa Kyenge- ma almeno il voto non ha subito spostamenti e le elezioni si sono tenute, malgrado gli scontri tra etnie e la presenza di gruppi armati nelle regioni di Gao e Timbuctù”.


Soddisfazione è stata espressa dall’europarlamentare per l’esito della missione: “Devo dire che le nostre richieste relative alla trasparenza sono state tutte rispettate dalle autorità maliane- afferma Kyenge- anche se c’è ancora molta strada da fare”.

“Il Mali è uno dei partner africani più importanti dell’Unione Europea- prosegue l’ex ministro dell’integrazione- con la crisi che imperversa in tutto il Sahel, il Paese rappresenta un nodo fondamentale: se il Mali non tiene, è tutta l’area che rischia il tracollo. Per questo il Paese ha bisogno di istituzioni forti”.

L’Unione Europea è il primo finanziatore del Paese africano: ogni anno, secondo dati citati dalla Kyenge, Bruxelles versa a Bamako oltre 400 milioni di euro.

Nell’ambito della missione di osservazione dell’Unione Europea, 100 persone provenienti da tutti i Paesi membri dell’Ue e da Norvegia, Canada e Svizzera hanno monitorato 440 seggi elettorali.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it