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Emilia-Romagna terra di castelli, Regione lancia progetto

L'idea è quella di allargare il circuito dei castelli di Parma e Piacenza a tutto il bacino regionale

Pubblicato:18-05-2018 17:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:54

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BOLOGNA – Uscire dai confini del ‘ducato’ di Parma e Piacenza per fare di tutta l’Emilia-Romagna una terra di castelli. E’ questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato dalla Regione, ovvero la costruzione di un circuito turistico regionale dei castelli, delle rocche e dei manieri di tutta l’Emilia-Romagna. “Siamo già partiti dal punto di vista operativo”, annuncia l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, oggi nel corso della 22esima edizione della Borsa del turismo delle 100 città d’arte e dei borghi italiani, organizzata a Bologna da Confesercenti Emilia-Romagna.

L’obiettivo della Regione è attrarre sempre più turisti dall’estero. E in questo senso, sottolinea Corsini, investire nei prossimi anni sul circuito regionale dei castelli “può aiutarci a superare la soglia del 30% di visitatori stranieri in Emilia-Romagna, che è il nostro obiettivo di mandato”. Per realizzare il progetto, spiega l’assessore alla Dire, “siamo partiti dall’esperienza dell’associazione dei castelli di Parma e Piacenza, che annovera una trentina di castelli delle due province. L’associazione lavora da anni in modo molto positivo e nel 2017 ha fatto registrare oltre 500.000 ingressi nei castelli del ducato, di cui la metà stranieri- rimarca Corsini- e di questi, circa il 50% sono turisti anglosassoni”.

Per questo, tramite Apt, la Regione ha incaricato l’associazione di costruire il circuito regionale dei castelli. “Quindi non solo le province di Parma e Piacenza, che sono già una realtà consolidata- afferma Corsini- ma anche le altre province”. Ad esempio, “il territorio di Bologna con la Rocchetta Mattei, la Valmarecchia con i suoi castelli, la rocca di San Leo e i castelli della Val Conca“.


L’idea è insomma di “allargare i confini” di un prodotto che oggi è “tipicamente emiliano, legato alle province di Parma e Piacenza. Questo porterà un beneficio immediato- sostiene l’assessore- perchè avremo un’offerta più ampia e questo ci consentirà di aumentare la nostra appetibilità e attrattività, soprattutto nei confronti dei mercati internazionali”.

Secondo Corsini, del resto, “siamo dentro a una congiuntura molto favorevole. Il turismo è in una fase fortemente positiva grazie all’aumento del fatturato e dei visitatori dell’estero”. Quindi in Emilia-Romagna “dobbiamo continuare a investire e a innovare la nostra offerta”. In particolare, insiste l’assessore regionale, “dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla domanda internazionale”.


CONFESERCENTI EMILIA-R. SPERA: RIPETERE RECORD 2017

“Partiamo dal dato straordinario del 2017. Già riuscire a ripeterlo sarebbe un ottimo risultato”. Ma le condizioni ci sono perchè, il turismo in Emilia-Romagna “ha ancora potenzialità inesplorate“. E’ ottimista Filippo Donati, presidente di Assohotel Emilia-Romagna, in vista della stagione estiva che si sta per aprire. In occasione della Borsa del turismo delle 100 città d’arte e dei borghi d’Italia, organizzata a Bologna da Confesercenti Emilia-Romagna, Donati parla di “aspettative positive” per il 2018.

“Sarebbe già bellissimo riuscire a fare i numeri dello scorso anno- afferma il presidente di Asshotel- l’aspettativa come regione è buona, l’aspettativa come città d’arte è molto buona. Il nostro è un prodotto importante, conosciuto, ma c’è una buona parte ancora da conoscere. Quindi abbiamo ancora delle potenzialità non tanto inespresse, quanto ancora inesplorate. Sta a noi esprimere al meglio quello che sappiamo fare”. Come albergatori, continua Donati, “ci stiamo impegnando molto nella ristrutturazione dei nostri alberghi e nella rimodulazione dei servizi che offriamo, anche alla luce della nascita di nuove forme di ospitalità. Siamo sempre pronti alla competizione, che porta bene, fa crescere la possibilità di dare servizi e magari fa abbassare anche un po’ le tariffe per i nostri clienti”. Su case-vacanze e Airbnb interviene anche Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia-Romagna.

“Oltre ad alberghi e campeggi– sostiene Bollettinari- anche le altre forme di ricettività hanno diritto di cittadinanza. Ciò su cui insistiamo e non deroghiamo è che tutti rispettino le normative. Chi fa lo stesso servizio deve rispettare le regole del settore, ci deve essere una leale concorrenza. Fino adesso non sempre questo è avvenuto, anzi spesso non è successo. Ma al netto di questo noi siamo per la concorrenza nell’ambito del turismo e perchè ci sia una pluralità di offerta ricettiva. Però nella correttezza, nella legalità e nella reale concorrenza”. Per quanto riguarda la nuova stagione turistica in Emilia-Romagna, l’obiettivo di Confesercenti è “consolidare i risultati degli ultimi anni, che sono stati straordinari. E poi puntare a migliorare- afferma Bollettinari- con le eccellenze del balneare ma cercando anche di valorizzare sempre di più borghi, cibi, cammini e città d’arte. Su questo dobbiamo lavorare per confezionare prodotti turistici sempre più attrattivi, all’insegna dell’autenticità e della tipicità”. Da questo punto di vista, chiosa Donati, “l’Emilia-Romagna può contare sulle città d’arte. Solitamente si è affidata al turismo balneare, ma può offrire molto di più col suo entroterra”.

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