ROMA – Beppe Grillo attacca il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sulla questione dei rifiuti. E chiude nettamente la porta alla possibilità di costruire un inceneritore a Roma.
Il guru del M5s lo fa con un post sul suo blog dal titolo ‘Fra inceneritori e rifiuti zero: i deliri del ministro Galletti’.
Arriva poi la risposta del ministro. “Le posizioni come quelle di Grillo e dei suoi amministratori sono pericolose per l’ambiente perché tentano di inserire l’ideologia della gestione dei rifiuti”, commenta.
“Il ministro Galletti con il sodale Renzi è noto per aver emanato lo ‘Sblocca Italia’, il più grande attentato all’ambiente del nostro Paese. Un provvedimento che tra una trivella e nuove cementificazioni, facilita la costruzione di nuovi inceneritori di rifiuti. Galletti ne vorrebbe almeno otto nuovi, di cui uno per Roma e il Lazio“.
Peccato, prosegue, “che lo scorso 26 gennaio la Commissione Europea in un report su ‘Rifiuti energia ed Economia circolare’ abbia smontato le strategie dei piromani renziani. Si legge nel documento: ‘Le risorse pubbliche dovrebbero evitare di creare sovraccapacità per il trattamento di rifiuti non riciclabili, come gli inceneritori’ e si indicano investimenti prioritari in riduzione, riciclaggio e recupero di materia, mettendo anche in campo politiche come tassazione dell’incenerimento, la terminazione dei sussidi, la moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori e lo spegnimento progressivo di quelli esistenti. Il contrario di quello che propongono Renzi e Galletti”.
“Chiariamo- insiste Grillo-. Siamo assolutamente d’accordo su porre fine all’export di rifiuti italiani all’estero (Napoli docet, nessuno vuol parlare di De Magistris?) avviando una filiera eco-efficiente di recupero della materia nel nostro Paese. Questo però non si fa costruendo nuovi inceneritori e discariche, ma dismettendoli gradualmente con un vero e proprio piano industriale pluriennale proprio di tutte le strategie ‘Rifiuti Zero’. In Italia, lo dice lo stesso documento europeo non c’è certo bisogno di nuovi forni”.
In alcune zone, sottolinea il leader M5s, “come la Lombardia, il mega inceneritore di Brescia, ha bloccato uno sviluppo della differenziata di qualità e del riciclo-recupero di materia. L’inceneritore di Brescia è un ostacolo all’economia circolare. Dall’estero possiamo guardare ad alcune tecnologie all’avanguardia, come impianti avanzati di selezione-riciclo e recupero materia anche organica presenti a Barcellona. Ma anche in Italia ci sono eccellenze internazionali che aiutano ad andare verso Rifiuti Zero e l’Economia Circolare. Esperienze industriali virtuose e avanzate a cui il Movimento 5 Stelle si ispira da sempre”.
“Galletti- attacca ancora Grillo-, tra un delirio pro inceneritori e l’altro, per una volta ci ha sorpreso. E’ accaduto il 7 maggio a Treviso, provincia di quasi 900mila abitanti che ha cancellato la costruzione di due inceneritori (anche grazie a storiche battaglie di Meet Up e 5 Stelle) e oggi ha l’82% di raccolta differenziata ed è leader internazionale nel riciclo-recupero materia. Visitando le aziende pubbliche del settore, Galletti ha dichiarato ‘rappresenta un modello, e la dimostrazione che la strategia Rifiuti Zero non è una utopia, ma un obiettivo concreto'”.
“Abbiamo sentito bene?- continua-. Galletti pro Rifiuti Zero a Treviso e pro inceneritori a Roma e nel resto d’Italia? Fa razzismo culturale? Ciò che va bene nella popolosa provincia di Treviso ed in Veneto non può esser fatto a Roma, nel Lazio o nel resto d’Italia? Quel modello che lui stesso ha elogiato e traina il Veneto verso una nuova economia circolare, è lo stesso del Piano di Gestione Materiali Post Consumo di Roma Capitale. Galletti e Renzi si rassegnino. Il M5S vuole un futuro pulito per tutta l’Italia. Iniziando dalla Capitale”.
“Continuo a dire che le posizioni come quelle di Grillo e dei suoi amministratori sono pericolose per l’ambiente perché tentano di inserire l’ideologia della gestione dei rifiuti”. Così risponde il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine della assemblea del Conai.
“A Grillo dico solo che i rifiuti non sono né di destra né di sinistra. A lui e ai suoi amministratori- aggiunge- chiedo di presentarci dei piani credibili di smaltimento dei rifiuti. Non posso tollerare- attacca il ministro- che i rifiuti girino per l’Europa come delle palline da bowling, aumentando i costi per i cittadini e mettendoci a repentaglio di procedure di infrazione in Europa e non risolvendo i problemi ambientali delle città. Dico- prosegue- che l’uso delle discariche va ridotto in Italia, che non posso più sopportare che il 40% dei rifiuti vada in discarica”.
Conclude Galletti: “Quindi, mi presentino dei piani compatibili con questi obiettivi che si possono raggiungere con le regole che ci sono”.
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