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“Modifica il bilancio di Ama”, bufera su Raggi per il pressing su Bagnacani. Ma Campidoglio respinge accuse

Un'esclusiva dell'Espresso rivela intercettazioni della sindaca di Roma che fece pressioni sull'ex ad di Ama per far figurare il bilancio in rosso. Non venne fatto e lui venne licenziato

Pubblicato:18-04-2019 16:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:22
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ROMA – Pressioni sull’ex ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, per fargli modificare il bilancio dell’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti a Roma: è questa l’accusa che piove sul capo di Virginia Raggi, come rivela l’Espresso in esclusiva, pubblicando alcuni stralci della nuova denuncia presentata in Procura da Bagnacani contro la sindaca di Roma e anche due registrazioni audio della riunione relative al momento in cui Raggi chiede al manager di modificare il bilancio. Cosa che non venne fatta (Bagnacani temeva di fare un falso in bilancio perchè gli veniva chiesto di togliere crediti già certi ed esigibile e far figurare in rosso un bilancio in realtà in attivo) e in febbraio fu licenziato in tronco. È  bufera.

Le registrazioni audio (che ha in mano anche la Guardia di finanza) pubblicate dall’Espresso danno conto di una riunione dell’ottobre 2018 dove Raggi chiede a Bagnacani la modifica del bilancio facendo sparire una serie di crediti. Poi c’è un altro audio di un successivo incontro del novembre 2018 tra Bagnacani e Raggi in cui lei sollecita ulteriormente l’ad, dicendogli “Tu mi devi dare una mano Lorenzo, perchè così non mi stai aiutando. Io ho la città che praticamente è fuori controllo, i sindacati che fanno quel cazzo che vogliono e non riesco ad arrivare..”. Lui le risponde: “Virginia dobbiamo tenere presente che per darci una mano non possiamo fare quello che non è possibile fare”.

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PD: INTERROGAZIONE A RAGGI SU PRESSIONI BAGNACANI PER BILANCIO AMA

“Il Gruppo Pd in Campidoglio sta depositando una interrogazione urgente alla sindaca Virginia Raggi in cui chiediamo se rispondano al vero le intercettazioni pubblicate oggi da l’Espresso circa le pressioni esercitate nei confronti dell’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, e quali vantaggi avrebbe avuto l’azienda con l’approvazione del bilancio di Ama in rosso”. Lo fa sapere il capogruppo del Partito democratico in Campidoglio, Giulio Pelonzi.

SCATTA LA PROTESTA IN AULA: “IN TV MA NON IN CONSIGLIO, DIMETTITI”

‘Dimettiti’, ‘Raggi a casa’, ‘Chiediamo spiegazioni: vanno bene anche le molliche’, ‘Raggi non Ama Roma’. Mostrando questi cartelli, i consiglieri del gruppo del Pd hanno interrotto per protesta i lavori dell’Assemblea capitolina occupando gli scranni della Giunta e della sindaca Virginia Raggi, chiedendo a gran voce la presenza in Aula della prima cittadina per avere delucidazioni sulle intercettazioni pubblicate da l’Espresso in merito alle riunioni tra Raggi e l’ex ad di Ama, Lorenzo Bagnacani sul bilancio della municipalizzata. “Abbiamo occupato l’Aula e finché non viene la sindaca non ce ne andiamo. Va in tv ma non capiamo perché non possa venire in Assemblea”, ha detto il capogruppo dem Giulio Pelonzi.

CAMPIDOGLIO: NESSUNA PRESSIONE DA PARTE RAGGI SU BAGNACANI

“Il Bilancio di Ama proposto dall’ex ad Lorenzo Bagnacani non poteva essere approvato dal socio Roma Capitale e, quindi, dalla Giunta. Il ragioniere generale, il direttore generale, il segretario generale, l’assessore al Bilancio e tutti i dipartimenti competenti hanno certificato l’assoluta mancanza di possibilità di riconoscere il credito inserito nel progetto di bilancio caldeggiato dall’ex Ad. Non c’è stata quindi alcuna pressione ma la semplice applicazione delle norme“. E’ quanto fa sapere il Campidoglio in una nota.

“Inoltre- si legge ancora- si sottolinea che più volte nel corso dello scorso anno Roma Capitale ha sollecitato la revisione del progetto di bilancio e delle voci segnalate dagli organi preposti e dal collegio dei revisori dei conti della stessa Ama. L’approvazione di quel bilancio non avrebbe rispettato la legge e avrebbe condotto al pagamento di premi per lo stesso ad, i dirigenti e i dipendenti.

CAPIGRUPPO LEGA: SE INTERCETTAZIONI VERE SUBITO DIMISSIONI RAGGI

“Abbiamo appreso con sconcerto le ultime cronache relative all’amministrazione comunale di Roma e alla gestione di Ama. Notizie inquietanti che non possono lasciarci indifferenti: se quanto riportato dalle intercettazioni corrispondesse a verità, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita. Per rispetto delle regole interne del Movimento cui appartiene, sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni”. Lo dichiarano Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, e Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera

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