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Cooperazione, Petrelli (Concord): “Ue non dirotti ma aumenti i fondi”

Il portavoce italiano sulle scelte per il periodo 2021-2027

Pubblicato:18-04-2018 16:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47
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ROMA – “Siamo preoccupati per quello che si sta decidendo a Bruxelles”: il portavoce italiano della rete di ong europee Concord, Francesco Petrelli, parla con l’agenzia Dire delle scelte che l’Unione Europea potrebbe fare in merito ai fondi da destinare alla Cooperazione internazionale e alle politiche di sviluppo nel periodo 2021-2027. “C’è il problema di confermare le risorse e possibilmente di aumentarle per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile, ma siamo anche preoccupati per il rischio che gli strumenti e le risorse vengano utilizzati in modo non appropriato rispetto agli obiettivi, riaffermati dalla stessa Unione Europea, della cooperazione, cioè la lotta alla povertà e il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile” dice Petrelli, a margine della conferenza di presentazione del rapporto ‘WeWorld Index’, alla Farnesina.

“Vediamo un rischio: che le risorse vengano dirottate da questi Obiettivi a interessi di carattere geopolitico, ma che questi interessi si perseguano con le risorse per la lotta alla povertà, per la cooperazione, per il raggiungimento degli Obiettivi 2030” aggiunge Petrelli. “Non vogliamo che attraverso lo sviluppo per esempio si faccia un aiuto condizionato che va verso certi Paesi perché sono Paesi di flussi migratori, magari dimenticandosi di altri altrettanto poveri”.  Inoltre, Petrelli mette in guardia sul rischio di un peggioramento della qualità dei servizi offerti dalla cooperazione. “Il rischio della privatizzazione dell’educazione attraverso l’ingresso di capitali privati non è solo teorico ma già reale in alcuni Paesi in via di sviluppo” sottolinea il portavoce. “Ancora più forte può essere il rischio per servizi essenziali come la sanità di base o addirittura la sicurezza alimentare”.


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