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Differenziata, in arrivo kit e bidoncini per 120.000 genovesi

GENOVA - Il nuovo piano di raccolta differenziata

Pubblicato:18-04-2016 13:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:35

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differenziata

GENOVA – Il nuovo piano di raccolta differenziata del Comune di Genova sarà operativo entro la fine dell’anno, inizio 2017, ma riguarderà solamente circa 120.000 residenti. Per i restanti 470.000 genovesi, almeno per i prossimi anni, la raccolta rimarrà stradale ma sarà tracciabile, attraverso nuovi cassonetti a calotta e chiavi elettroniche di accesso personalizzate, per quanto riguarda l’indifferenziato e l’organico, con avvio al momento stimato tra il 2017 e il 2020, e consentirà di arrivare una tariffazione sui rifiuti “puntuale”. E’ questa la sintesi delle linee guida presentata questa mattina da Amiu e Conai che dovrebbero consentire al capoluogo di ligure di raggiungere le percentuali di differenziata imposte per legge regionale al 40% entro il 2016 e al 65% entro il 2020.

Raccolta differenziata rifiuti“Abbiamo suddiviso la città in quattro categorie per colore a seconda della predisposizione alla raccolta domiciliare- spiega Luca Piatto del Conai- dalle verdi più adatte, alle rosse in cui è assolutamente sconsigliata la raccolta porta a porta. Ci sarebbero anche delle micro aree verdi e felici all’interno delle zone più difficoltose ma ci siamo divisi per macro aree, cercando barriere naturali, per evitare fenomeni di migrazioni dei rifiuti da un quartiere all’altro”. Da questa suddivisione, come detto, meno di un quinto di genovesi, quelli residenti nelle zone verdi e gialle, saranno interessati al passaggio alla raccolta domiciliare. “Il quadro lascia l’amaro in bocca- ammette Piatto- e possiamo dire di aver scoperto un po’ l’acqua calda evidenziando che la raccolta domiciliare differenziata a Genova è complicata”. Ogni genovese, in corrispondenza con l’avvio del nuovo sistema nel proprio quartiere, riceverà un nuovo kit per la raccolta differenziata, con bidoncini dedicati per carta, vetro, organico e indifferenziato e sacchetti etichettati per il multimateriale plastica-alluminio. Il costo dell’intera operazione di rinnovo dei contenitori con il sistema di tracciabilità si aggira attorno ai 15 milioni di euro per tutta la città, con un piano di ammortamento di almeno 5 anni. Mentre la cifra complessiva degli investimenti necessari per il radicale cambiamento di tutto il sistema sarà quantificata solo dopo l’estate, una volta terminata la redazione del piano di dettaglio.


raccolta differenziata“E’ stato fatto un ottimo lavoro- commenta l’assessore al Ciclo dei rifiuti, Italo Porcile– e dal momento che alla raccolta a domicilio non è interessata una fascia altissima della popolazione, ho chiesto un cronoprogramma molto ambizioso che ci consenta di essere operativi già negli ultimi mesi di quest’anno. La città è culturalmente pronta, con questo piano ora lo è un po’ di più anche l’amministrazione”. L’assessore non si sottrae alle domande su chi si accollerà il finanziamento di questo piano e bussa alla porta della Regione: “Gli obiettivi così ambizioni di riciclo- ricorda – sono stati imposti da una norma regionale. Sarebbe coerente che la stesse regione accompagnasse le richieste con risorse significative e non il grottesco milione di euro stanziato finora per tutto il territorio regionale”. Intanto, il sistema di raccolta porta a porta inizierà in via sperimentale nei mesi di giugno e luglio nei quartieri collinari di Colle degli Ometti e Quarto alta, mentre è in corso di studio una riprogettazione della raccolta dell’organico nelle utenze non domestiche e della carta e cartone per gli uffici pubblici.

di Simone D’Ambrosio, giornalista

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