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L’Italia in Comune, Pizzarotti: “Nasce in Emilia il partito dei sindaci”

La nuova formazione politica, che sta vivendo la sua fase costituente, si riunirà il 24 e il 25 marzo prossimi a Roma per sottoscrivere la carta dei valori, lo statuto e i requisiti di candidabilità

Pubblicato:18-03-2018 16:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:38
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ROMA – Il movimento politico nazionale L’Italia in Comune, che in Italia riunisce oltre 400 amministratori locali, i cui coordinatori sono il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, cresce e si consolida anche in Emilia Romagna.
Oggi a Bologna si è infatti riunita la rappresentanza regionale annunciata alla vigilia dell’incontro: Federico Pizzarotti (Parma), Maurizio Mazzanti (Budrio), Marco Fabbri (Comacchio) e Fabrizio Toselli (Cento). Assieme a loro una ventina di amministratori emiliano-romagnoli.
“Gli obiettivi- fanno sapere al termine dell’incontro- sono principalmente due: darsi una struttura e un’organizzazione politica regionale facendo squadra con i sindaci civici dei vari territori, crescere in Emilia Romagna, come a livello nazionale, proponendo una politica trasversale ai diversi bisogni e alle aspettative dei cittadini. L’Italia in Comune è un partito nato dall’esperienza e dal lavoro degli amministratori locali, che fanno del pragmatismo e della concretezza i loro punti di forza. La nostra, infatti, è una visione totalmente indipendente e autonoma rispetto alla politica attuale: ragioniamo sugli obiettivi da raggiungere e sui programmi da costruire, e lo vogliamo fare insieme alle forze civiche che ci stanno. Siamo sindaci, a noi interessa dare risposte concrete e reali alle richieste dei cittadini emiliano-romagnoli, in un periodo in cui è forte il bisogno di una politica credibile, solida e innovativa: lo facciamo unendo le varie esperienza civiche che in Emilia Romagna si sono dimostrate vincenti e al servizio delle città”.
Italia in Comune, che sta vivendo la sua fase costituente, si riunirà il 24 e il 25 marzo prossimi a Roma per sottoscrivere la carta dei valori, lo statuto e i requisiti di candidabilità.

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