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Scuola. La dieta mediterranea entra in classe e gira l’Italia

Lunedì al Kennedy di Roma al via la prima tappa di 'Scienziati e studenti' a cura del Cnr

Pubblicato:18-03-2016 14:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:25

dieta mediterranea
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ROMA – Realizzare un video per tradurre quanto si è appreso sulla dieta mediterranea. E’ questa una delle attività firmate dai ragazzi che partecipano al progetto ‘Scienziati e Studenti’, che propone agli alunni delle scuole medie superiori di  Roma, Bari, Ostuni (Br), Genova, Firenze, Napoli incontri con ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche e di altre strutture su questo tema.

L’iniziativa è realizzata dal Progetto invecchiamento del Cnr in collaborazione con l’Ufficio stampa dell’Ente per avvicinare i giovani a temi scientifici importanti in maniera stimolante, favorendo una loro partecipazione attiva. Per prepararsi alla realizzazione del filmato i ragazzi seguono un workshop, tenuto da un filmmaker, che spiega loro come si realizza un film, dal soggetto alle riprese, fino al montaggio. I video partecipano a un concorso che premia i tre lavori migliori.

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Il progetto entra nel vivo lunedì 21 marzo alle 10.00 con l’incontro di Roma, tra gli studenti dei licei scientifici Kennedy e Keplero e Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione del Cnr. Si prosegue il 14 aprile a Bari; il 21 aprile a Ostuni, il 3 maggio a Genova, il 9 maggio a Firenze e il 17 maggio a Napoli. Il progetto di divulgazione divulgazione scientifica, coordinato da Rita Bugliosi, risponde all’esigenza di informare le nuove generazioni sui corretti stili di vita.    Da uno studio condotto dall’In-Cnr in collaborazione con Università di Padova e Istituto oncologico veneto è emerso che non è elevato il numero dei giovani che segue questo stile alimentare.

A 565 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 residenti in tre aree della Penisola – Nord-Ovest Montichiari (Bs), Nord-Est Conegliano (Tv) e Sud Ostuni (Br) – è stato sottoposto un questionario per indagare il loro stile di vita e la loro alimentazione. “Dalle loro risposte – precisa Stefania Maggi ricercatrice dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (In-Cnr) di Padova e responsabile scientifico del Progetto invecchiamento – è emerso che solo il 14% ha un’adesione elevata alla Dieta mediterranea; nel 38,6% è bassa e nel 46,4% è media”.

A seguirla, sono soprattutto i giovani del Sud, nei quali risulta più alta anche l’assunzione di fibre, vitamine, ferro e grassi monoinsaturi, soprattutto derivanti dall’olio extra vergine di oliva. “Tra i ragazzi di Ostuni è risultata però maggiore la presenza di sovrappeso e obesità, determinata da una minore attività fisica. Si dovrebbe quindi tornare – conclude Maggi – all’originario significato di dieta, dal greco ‘diaita’, ossia stile di vita, che comprende regime alimentare adeguato dal punto di vista quantitativo e qualitativo e attività fisica”.

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