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Cultura. La ‘Venere degli stracci’ di Pistoletto esposta a Tor Sapienza – VIDEO

Al Maam, Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz Città Meticcia

Pubblicato:18-03-2015 13:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:11

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ROMA – La Venere degli stracci, capolavoro di Michelangello Pistoletto è arrivato ieri nella capitale, a Tor Sapienza, precisamente al Maam, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz Città Meticcia. Seminuda, o meglio, con pochi stracci, perchè quelli che la completeranno saranno portati sabato prossimo, 21 marzo, dai visitatori del Maam durante la celebrazione della ‘Festa di PriMaamvera’, nel pieno rispetto dello spirito dell’opera. L’invito è a partecipare ed eventualmente a portare in dono avanzi del cambio di stagione.

“E’ come se fosse sempre stata qui per quello che rappresenta- racconta Francesco Saverio Teruzzi, assistente di Pistoletto incaricato dell’allestimento-. L’opera come il Maam stesso, spiega Teruzzi, esprime l’arte come responsabilità sociale, messaggio che Michelangelo porta avanti dagli anni ’60“.


Con questo dono, che rimarrà sino a fine aprile, Pistoletto consacra un sodalizio iniziato tre anni fa tra la sua fabbrica, la Cittadellarte di Biella, e il Maam, sorto dalle ceneri di dell’ex salumificio Fiorucci al 913 di via Prenestina, oggi spazio occupato, laboratorio artistico nonché primo museo abitato al mondo.
  

Il Maam è infatti anche dimora di numerose famiglie di diverse origini fra cui rom, africani, sudamericani e italiani. In questo ambiente multietnico l’integrazione tra arte e persone e fra gruppi di diverse etnie viaggia su binari paralleli. La Tor Sapienza dell’emergenza sicurezza, dell’intolleranza e dell’esasperazione sembra essere lontana. Merito anche dei tanti progetti culturali che hanno coinvolto gli abitanti di questa singolare comunità, molti dei quali a cura del curatore del Maam Giorgio De Finis.

“Metropoliz è una città meticcia, è un esempio di convivenza tra persone che vengono da tutto il mondo”, spiega Giorgio De Finis, curatore del Maam. “Qui le opere d’arte si fanno e si fanno contaminandosi con la vita- continua- ci vivono duecento famiglie che provano a migliorare la loro condizione e gli artisti danno una mano a creare ambienti, a bonificare e a rendere sorprendente questo posto che sta conquistando sempre più persone e sempre maggiore pubblico”.

“L’arrivo della Venere degli stracci- conclude De Finis- è la più grande medaglia al valore che poteva ottenere questo museo abusivo, un museo che nasce tre anni fa e che oggi vanta più di 400 opere tutte realizzate a difesa di uno spazio abitato, un’occupazione dove vivono 200 persone tra cui 50 bambini”.

Sabato 21 marzo il Maam aprirà al pubblico alle 10:30. Alle 11:00 ci sarà una visita guidata attraverso le oltre 400 opere del museo. Alle 11:30 è prevista la presentazione del catalogo del Maam ‘Forza tutt*’, 272 pagine che testimoniano la grande partecipazione di artisti italiani e internazionali alla costruzione del Maam. Alle 13:00 ci sarà il ‘Pranzo meticcio’ preparato dalle donne di Metropoliz. Alle 14.00 la performance Simona Sarti e Daniele Bragaglia “Sinergia”. Alle 18.00 si esibirà la danzatrice Alicia Herrero nella “Scatola della speranza”, opera realizzata al MAAM da Maria Angeles Vila. Seguirà alle 19.00 una degustazione di assenzio nel rituale classico e bohémien. Poi alle 19:30 performance il concerto di Mbar Ndiaye, uno dei più celebri suonatori di sabar e fondatore del gruppo Ndiaye Music.

Al Maam suonerà un complesso di 8 percussioni ancorate ad un gozzo di legno che racchiude i strumenti in una barca acustica “la Persee”opera di Sara Bernabucci e Sauro Radicchi. Alle 20.00 cena meticcia e poi la costruzione partecipata e infestata dell’assemblea in terra battuta di Collettiva Geologika Consiglio di terra.

 

Il programma completo è disponibile sulla pagina Facebook dell’evento.

di Flavio Sanvoisin

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