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Scuola. Faraone: “Il 27 febbraio riforma, a settembre 150.000 assunzioni”

Il sottosegretario all'Istruzione, a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio2, ha parlato della situazione della scuola e dei provvedimenti che il governo

Pubblicato:18-02-2015 16:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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D. Faraone

D. Faraone

ROMA – “Il 27 febbraio presenteremo la riforma della scuola”. Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio2, ha parlato della situazione della scuola e dei provvedimenti che il governo, di cui è parte, sta prendendo per migliorarne la qualità e i servizi. E’ vero che assumerete migliaia di precari? “Saranno assunti 150mila precari entro settembre del 2015, con l’inizio del nuovo anno scolastico”.

Allora perché vi criticano tanto? “C’è un eccesso di conservatorismo in alcuni settori della scuola”. Quando riuscirete a mettere il wi fi in tutte le scuole? “Stiamo cercando di digitalizzare le scuole ma dobbiamo anche rendere gli edifici più sicuri”. Cosa ne pensa delle occupazioni e delle autogestioni degli studenti? “L’occupazione è una cosa illegale, mentre le autogestioni sono grandi momenti di crescita sociale e civile per gli studenti. Noi istituzionalizzeremo le autogestioni”.

Lei ha mai ‘occupato’ quando era studente? “Si, due volte alle superiori, al Liceo Majorana, all’epoca c’era il ministro Galloni”. Per quanti giorni ha occupato? “Qualche mesetto, un paio di mesi, io ero uno dei ‘capi’”. E’ vero che volete far scomparire gli insegnanti di sostegno? “Assolutamente no. Vogliamo specializzare di più gli insegnanti di sostegno”. Si spieghi meglio. “Molto spesso l’insegnamento di sostegno è stata una possibilità per diventare insegnanti di ruolo, senza che si sia coltivata una specificità”. Quindi gli insegnanti di sostegno rimarranno. “Assolutamente sì, saranno più preparati e più formati sulle singole patologie”. Perché ora i docenti di sostegno vengono presi ‘a caso’? “No, ma non c’è una specializzazione sulla singola patologia. Per questo vogliamo fare anche delle scuole di formazioni specifiche”.


I docenti precari delle graduatorie si lamentano del fatto che lei non vorrebbe incontrarli. “Non è vero, ne ho incontrati a bizzeffe, non è così”, ha concluso.

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