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Teschi di scimmia e leopardi imbalsamati: ecco cosa c’è nei magazzini dei carabinieri forestali di Bologna

Nel 2017 sono stati 670 gli illeciti amministrativi e 148 quelli penali accertati, con 57 persone segnalate all'autorità giudiziaria e 51 sequestri penali

Pubblicato:18-01-2018 18:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:22

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BOLOGNA – Teschi di scimmie per riti voodoo. Leoni o leopardi imbalsamati. Corna o zanne in avorio di elefanti e rinoceronti. Medicina cinese fatta con parti di animali protetti. C’è di tutto nei magazzini dei Carabinieri forestali di Bologna, che ogni anno sequestrano in tutta l’Emilia-Romagna decine di esemplari di fauna e flora protetta, detenuti illegalmente.

Nel 2017 sono stati 7.000 i controlli fatti nell’ambito della tutela della fauna e della flora, circa 5.200 le persone verificate. Sono stati 670 gli illeciti amministrativi e 148 quelli penali accertati, con 57 persone segnalate all’autorità giudiziaria e 51 sequestri penali. Le sanzioni previste per legge (nel 2017 si parla di oltre 263.000 euro) sono triplicate dal 2015: quella minima è di 5.000 euro. Nell’ultimo anno, però, le attività di controllo si sono ridotte per effetto del passaggio della Guardia Forestale nell’Arma dei Carabinieri e quindi i dati su sequestri appaiono in calo.

“Il traffico di animali è secondo solo a quello di armi e droga”, sottolinea il capitano Laura Guerrini, responsabile del nucleo Cites di Modena, che oggi nel comando regionale dell’Arma ha presentato il calendario 2018 dei Carabinieri forestali.


“Il commercio di specie animali protette foraggia il terrorismo internazionale- avverte Giuseppe Giove, comandante regionale dei Carabinieri forestali in Emilia-Romagna- negli Stati africani muoiono circa mille poliziotti all’anno per proteggere queste specie, perchè bande criminali di vari Paesi foraggiano le loro attività vendendo animali o parti di essi”.

Dunque, afferma Giove, “prendere coscienza di queste cose è molto importante. Fino a che non faremo capire alle persone l’importanza di questo settore, non avremo speranza di debellare questo fenomeno, che in Italia è ridotto rispetto ad altri Stati. Ma va monitorato assolutamente”.

A Bologna, sottolinea il comandante, “la sinergia tra Carabinieri, Guardia di Finanza e Dogane finora ci ha consentito di ridurre l’impatto di queste entrate” di specie protette in Italia. Spesso sono gli stessi turisti che involontariamente diventano protagonisti di traffici illeciti, non sapendo che certi esemplari di corallo o conchiglie, portati a casa come souvenir, sono protetti.

“Come sanzione si rischia tantissimo- sottolinea Giove- non meno di 5.000 euro di sanzione, oltre all’eventuale procedimento penale. Chi va all’estero lo deve sapere”. Proprio per questo, l’Arma ha in programma una serie di iniziative nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sul tema della fauna protetta e contro il commercio di animali. Un incontro è in calendario anche con le associazioni dei genitori di bambini autistici, per coinvolgere anche loro nella protezione degli animali.

“Spesso le persone prendono questi animali esotici e poi li abbandonano quando crescono- spiega Guerrini- i casi sono tantissimi”.

L’anno scorso, ad esempio, a Maranello è stato ritrovato un esemplare di varano di Komodo, abbandonato in un campo, dopo la segnalazione di un cittadino a passeggio col cane. All’inizio è stato affidato al centro ‘Il Pettirosso di Modena poi, una volta confiscato, l’animale è stato portato allo zoo safari di Bussolengo, dove sarà esposto al pubblico. All’ultima edizione della fiera ornitologica di Reggio Emilia, invece, sono stati sequestrati alcuni pappagalli che erano messi in commercio illecitamente.

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