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Lunedì al San Camillo i 50 anni del catetere cardiaco

Una giornata per celebrare i 50 anni dal primo intervento di cateterismo cardiaco effettuato al San Camillo di Roma, nel 1967

Pubblicato:17-12-2016 14:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:26

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ROMA – Una giornata per celebrare i 50 anni dal primo intervento di cateterismo cardiaco effettuato al San Camillo di Roma, nel 1967. L’evento si svolgerà lunedì 19 dicembre nell’ospedale romano, che per l’occasione riunirà esperti e medici specializzati: ospite d’onore il professor Adnan Kastrati, direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari del German Heart Center di Monaco di Baviera, che in passato ha operato anche al San Camillo.

“Ricostruendo la storia del nostro ospedale abbiamo rintracciato questa ricorrenza- spiega il dottor Roberto Violini, direttore del dipartimento di Cardiologia interventista- e ci è sembrato un segnale positivo organizzare una cerimonia per celebrare un intervento che sicuramente ha rappresentato un punto di svolta per la medicina cardiaca”.


Utilizzato agli inizi come metodo di diagnosi e indagine sul cuore, il cateterismo nel corso degli anni si è evoluto fino a diventare una tipologia di trattamento terapeutico utile grazie alla sua minima invasività. “Ad esempio viene applicato in angioplastica o in occlusioni coronariche, oppure per la sostituzione di valvole aortiche”, precisa Violini. Il programma della celebrazione prevede i saluti iniziali del direttore generale del San Camillo, Fabrizio D’Alba, cui seguirà la relazione su ’50 anni di Emodinamica al San Camillo’, con Antonio Santoboni e Giorgio Biffani, quest’ultimo autore proprio del primo intervento nel 1967. Quindi il discorso di Violini su ‘L’intrigante storia della Cardiologia interventistica, dal 1929 al 2016’ e a chiudere la relazione di Kastrati su ‘Cardiologia interventistica: la realta di oggi, le prospettive del futuro’.

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