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Rifiuti, lo scontro continua: per Salvini servono i termovalorizzatori, Di Maio: “Tema non in contratto”

Continua il botta e risposta sulla questione rifiuti in Campania. Il tema al centro di una crisi nel Governo gialloverde.

Pubblicato:17-11-2018 13:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:47
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ROMA – “Sono stato a Napoli. Le imprese campane pagano lo smaltimento dei rifiuti come lo pagano i milanesi e i romani. E allora non capisco perche’ quello che accade in Italia e in tutto il mondo non deve valere a Napoli e in Campania. Quasi ovunque i rifiuti significano ricchezza, non devastazione della salute”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini parlando all’assemblea della Cna di Milano. “Bisogna avere il coraggio- aggiunge- di spiegare che per il nostro business non possiamo far finta di niente. Ho visitato dei termovalorizzatori che sono dei modelli anche culturali. I rifiuti vanno smaltiti producendo energia e ricchezza, non roghi tossici che ammalano e ammazzano”.

LA REPLICA DI DI MAIO

Salvini alimenta le tensioni per diventare premier? “Credo che quando si sa che due forze politiche hanno idee diverse non è un problema, anche quando lo si dice. L’importante è sapere che cosa c’è nel contratto e non serve creare tensioni inutili quando una cosa non è nel contratto e quindi il problema non si pone”. Lo dice il vice premier Luigi Di Maio, in diretta Facebook da Milano arrivando a Vivite. E aggiunge che “gli inceneritori non sono nel contratto e se parliamo di inceneritori in Campania c’è già uno dei più grandi in Europa. Bisogna accelerare ancora di più sulla raccolta differenziata”.


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