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Magi conclude il congresso Sumai: “Successo politico e scientifico”

Molte le proposte concrete emerse nel corso del 52esimo congresso Sumai Assoprof

Pubblicato:17-10-2019 13:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50

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GARDONE RIVIERA (BS) – Aumento delle ore da 20 a 38 agli specialisti ambulatoriali, superamento dell’incompatibilità per i medici che lavorano in strutture convenzionate, misure per la prevenzione della fragilità ossea con approccio integrato e modifica della nota 79 di Aifa, idee e riflessioni per un’autonomia regionale che rispetti il diritto alla salute di tutti i cittadini italiani. Sono molte le proposte concrete emerse nel corso del 52esimo congresso Sumai Assoprof che, secondo il segretario generale Antonio Magi, “sul piano politico e scientifico è stato un grande successo”. 

Parlando a termine del ‘raduno’ annuale del maggiore sindacato degli specialisti ambulatoriali, Magi ha affermato di essere molto soddisfatto “sia per la discussione degli argomenti, che sono molto caldi, dal federalismo alla carenza degli specialisti, alle disuguaglianze nel mondo della sanità. E per quello che riguarda anche le attività che noi svolgiamo all’interno delle strutture pubbliche, abbiamo posto delle problematiche e abbiamo avuto anche molte proposte. Anche quella di modificare alcuni punti del nostro accordo collettivo nazionale. La politica- ha aggiunto il segretario generale riferendosi alle parole del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri- si è anche impegnata a risolvere il problema della specialistica ambulatoriale come noi abbiamo proposto, cioè il fatto di aumentare il numero di ore dei colleghi che stanno già lavorando quindi passare dalle 20 ore di media nazionale alle 38. Che sarebbe come se portassimo 5mila nuovi specialisti”. 

“Come offerta professionale questo è molto importante perché andrebbe sicuramente a dare un colpo al problema che i cittadini sentono di più. Per aiutare a risolvere lo stesso problema- ha aggiunto Magi, in merito alla proposta di superamento della legge 412 del 1991- abbiamo proposto anche di superare alcune incompatibilità. E devo dire che la politica ci sta dando ascolto, speriamo che poi dalle parole si passi ai fatti“. “Abbiamo visto un grande impegno della categoria a favore dei cittadini- ha proseguito Magi- a favore della prevenzione e della cura. Ritengo che sia fondamentale per il futuro puntare sull’equipe, che garantisce le competenze, come abbiamo detto al congresso. Le competenze salvano le vite, le incompetenze purtroppo no. E quindi dobbiamo tutti quanti insieme operare in equipe e imparare a lavorare insieme agli altri professionisti. Perché non tutti siamo abituati, ci hanno insegnato a lavorare da soli. Per noi sarà un po’ complesso ma non c’è altra soluzione. Si garantisce così la grande qualità del servizio sanitario nazionale, perché non abbiamo tanti specialisti e tanti super specialisti in alcune specifiche situazioni e per branca. Mettere tutti insieme, permettere al cittadino di trovare il massimo delle competenze per arrivare alla risoluzione dei problemi dei suoi problemi e di quelli del sistema salute”. 


Parte importante del convegno, è stata la Consensus Conference dedicata alla fragilità ossea. “E’ in occasioni come questa- ha spiegato Magi- che si possono risolvere i problemi. Qui avevamo tutti gli stakeholder, dai pazienti ai professionisti, alle società scientifiche. Discutere di questo ci permette di creare un documento da presentare alla parte pubblica. Cosa chiediamo: ci sono alcune patologie, come per esempio nel cancro della prostata o il cancro della mammella, che purtroppo richiedono delle terapie specifiche che hanno una contropartita, quella di creare fragilità ossea. Oggi ci sono farmaci che questa cosa la evitano. Noi chiediamo che il paziente possa trovare questi farmaci non soltanto andando in alcuni centri autorizzati, quindi di dare la possibilità tutti i medici di prescriverli, dal medico di medicina generale allo specialista, modificando la nota 79 di Aifa. Perché poi è il medico che segue il paziente”. 

“Faccio notare- ha poi aggiunto Magi- che ci sono stati pazienti che non hanno avuto la possibilità di usare questi farmaci, che sono farmaci che se si sospendono creano molti effetti collaterali anche gravi, perché c’erano centri di riferimento che non avevano i medici che avevano quella password, perché in quel momento del mese di agosto erano in ferie. E qui si torna anche alla questione del turnover e della carenza di medici specialisti. In alcuni casi- ha concluso- dobbiamo semplificare il più possibile”.

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