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Fortuna (Unicusano): “Juncker farebbe bene a stare zitto”

"Vogliono distruggere il documento programmatico e poi avviare una procedura d’infrazione? Non otterrebbero nulla”.

Pubblicato:17-10-2018 10:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:41
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ROMA – “Le parole di Juncker? Essere rigidi, ancorarsi a principi superati è sbagliato a priori. Credo che Juncker farebbe bene a stare zitto. Ha ragione Salvini che con una battuta ha detto: si va a prendere un caffè”. Lo ha detto Fabio Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus sui temi legati alla legge di Bilancio. “Il discorso è molto semplice- ha spiegato- un presidente della Commissione Ue non deve rilasciare certe dichiarazioni. Ogni giorno abbiamo due-tre dichiarazioni di Juncker, Dombrovskiks o Moscovici. Devono darsi una regolata. Io credo che questa contrapposizione non giovi a nessuno e ha fatto bene Draghi ad intervenire, dicendo: mettetevi d’accordo. Cosa vogliono fare adesso? Vogliono distruggere il documento programmatico e poi avviare una procedura d’infrazione? Non otterrebbero nulla”.

Riguardo il dl Fiscale. “La pressione fiscale purtroppo non cala, rimane ancorata al 41,8%- ha affermato Fortuna- Tutto questo sempre per il tarlo dell’evasione. Adesso hanno annunciato le manette per gli evasori. Le manette possono intimorire, ma quello che servirebbe è un controllo maggiore. I condoni negli ultimi 30 anni li hanno fatti un po’ tutti, per recuperare delle risorse e le risorse vanno recuperate perché c’è tanta evasione fiscale, allora io dico: risolviamo il problema a monte. Se si combatte l’evasione non ci sarà più bisogno di fare condoni per reperire risorse”. “La flat tax è abbastanza limitata rispetto alle intenzioni originarie, non si interviene sull’irpef, è lì che bisognerebbe pian piano incidere. Spero che nei prossimi anni per le persone fisiche venga fatto qualcosa di significativo” ha concluso.

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