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Libia, Massolo: “Bene missione umanitaria italiana”

Convincere tutte le parti al dialogo, Haftar incluso

Pubblicato:17-09-2016 12:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:04

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Bandiera della LibiaROMA – “La comunità internazionale sta adottando una serie di misure in Libia che prescindono l’intervento militare, e l’Italia sta facendo la sua parte, dal punto di vista sia della sicurezza che del supporto umanitario”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire Giampiero Massolo, presidente di Fincantieri nonche’ ex capo dell’intelligence, intervistato ieri a margine della conferenza a Roma ‘Usa 2016 elections. What’s next? – Economic and financial scenarios’ organizzata dallo studio legale Curtis.

Il governo di recente ha annunciato la missione Ippocrate, studiata per rispondere alla richiesta dell’esecutivo di Tripoli di fornire supporto medico all’ospedale di Misurata, provato dai numerosi feriti negli scontri contro il Daesh.

Massolo si e’ detto certo che neanche la presenza di 100 paracadusti della Folgore e’ indizio di intenzioni ‘aggressive’ da parte di Palazzo Chigi, perche’ risponde alla necessita’ di creare una “cintura di sicurezza” attorno all’area in cui agiscono gli operAtori sanitari e i tecnici. Ma la situazione negli ultimi giorni e’ tornata a farsi tesa tra le truppe fedeli al generale Haftar e l’esecutivo di Tripoli: “Il vero problema ora in Libia- ha osservato l’ex capo del Dis- e’ di convincere tutti gli attori piu’ importanti a sedersi attorno a un tavolo, e Haftar e’ sicuramente uno di loro” ha osservato l’ex capo del Dis. Fino a adesso, la linea seguita’ dalla comunita’ internazionale e’ stata dare sostegno al Governo Serraj, ma ora secondo Massolo “e’ arrivato il momento di responsabilizzare tutti i paesi della comunita’ internazionale che hanno un loro ruolo in questa vicenda affinche’ tale sostegno diventi piu’ efficace”. “Il ruolo di Fincantieri? Creare posti di lavoro, non fare politica”, la sua conclusione.


di Alessandra Fabbretti, giornalista

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