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Di Maio a Gioia Tauro dall’imprenditore minacciato De Masi: “Da qui riparte sviluppo Calabria”

"Stiamo lavorando per far finire il commissariamento dell’autorità portuale", ha detto il ministro

Pubblicato:17-07-2018 17:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:23
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REGGIO CALABRIA – Un incontro con l’imprenditore Antonino De Masi, sotto scorta per avere denunciato il racket, ma anche qualche minuto per parlare con una delegazione dei 377 ex lavoratori del porto di Gioia Tauro, in cassa integrazione da tempo. E soprattutto una promessa: “Stiamo lavorando per far finire il commissariamento dell’autorità portuale. Sono convinto che questa area sia da volano per lo sviluppo dell’intera regione“. Questo il messaggio che oggi il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha voluto lanciare alla Calabria e in particolare alla Piana di Gioia Tauro dove è stato in visita.

L’incontro con De Masi

Insieme al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, Di Maio ha voluto incontrare l’imprenditore di Rizziconi Antonino De Masi, che il ministro considera “un simbolo della lotta alla ‘ndrangheta e ai crimini bancari”. L’imprenditore ha all’attivo una vita di battaglie contro le cosche e le banche e quello di oggi, ha spiegato di Maio su Facebook, vuole essere “un segnale forte e chiaro: siamo con De Masi e con tutti gli imprenditori come lui. Chi ha il coraggio di denunciare non deve sentirsi solo”.


“Area Gioia Tauro volano per sviluppo Calabria”

“Stiamo lavorando per far finire il commissariamento dell’autorità portuale”, dichiara all’agenzia Dire Luigi Di Maio a margine dell’incontro con Antonino De Masi.

Sono convinto che questa area sia da volano per lo sviluppo dell’intera regione– ha detto anche Di Maio-. Molto presto incontrerò tutti gli operatori per poter trovare una soluzione. Sono in contatto con il ministro Toninelli che già sta seguendo questa vicenda”, ha detto Di Maio soffermandosi a parlare con una delegazione dei 377 ex lavoratori dell’area portuale da tempo in cassa integrazione.

“Risolvere questione tra Messina e Gioia Tauro”

“Dobbiamo risolvere l’annosa questione tra Messina e Gioia Tauro: lo faremo con una norma e poi eliminando il commissariamento dell’autorità portuale”, dice Di Maio, a margine dell’incontro a Gioia Tauro (Rc) nel corso di un appuntamento all’interno dell’azienda De Masi, operante nell’area industriale gioiese. A seguito della riforma delle autorità portuali, Gioia Tauro è stata accorpata con Messina e Milazzo, in Sicilia. La nuova autorità portuale non è mai entrata in vigore ed attualmente ha una gestione commissariale.

De Masi: “Presenza Stato in mia azienda è un bel segno”

Per 18 anni ho gridato alla luna, nessuno mi ha ascoltato nonostante i miei appelli e le richieste di essere ascoltato. In pochi mesi ora lo Stato è venuto qui a Gioia Tauro, questo governo ci sta facendo vedere che la normalità può esistere. La criminalità può essere sconfitta con il lavoro e lo Stato, oltre agli arresti ai criminali, deve anche proporre condizioni affinché si possano realizzare”. Così Antonino De Masi, imprenditore operante nell’area industriale di Gioia Tauro, incontrando il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

“La presenza dello Stato nella mia azienda, presidiata quotidianamente dall’esercito, a fianco dei miei lavoratori – ha aggiunto l’imprenditore calabrese – credo che sia un bel segno. Non voglio andare altrove per lavorare – ha concluso De Masi – come un cavaliere voglio sconfiggere il drago della criminalità”. Con De Masi erano presenti anche altri due imprenditori simbolo della Calabria produttiva, Pippo Callipo e Gaetano Saffioti.

 

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