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Il Ministero porta a Expo i disturbi del comportamento alimentare

MILANO - I disturbi del comportamento alimentare al centro dell'evento promosso all'Expo di Milano, al Vivaio scuole, dal

Pubblicato:17-07-2015 13:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:27

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MILANO – I disturbi del comportamento alimentare al centro dell’evento promosso all’Expo di Milano, al Vivaio scuole, dal ministero della Salute.

Incontri volti a informare i più giovani sulle corrette abitudini alimentari per soddisfare le proprie esigenze di benessere, psichico e fisico. Il focus di oggi su educazione nutrizionale e sportiva ha visto ospite la dottoressa Carmela Bagnato, dietologa nutrizionista presso la Asl di Matera.


Visto che l’alimentazione è considerata un determinante di salute, si è discusso su come una corretta nutrizione possa prevenire malattie croniche non trasmissibili e diverse disfunzioni proprie delle prime fasi dell’età, come l’obesità, che ad esempio aumenta il rischio di diabete, malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie, malattie epatiche, problemi di gravidanza, infertilità e malattie osteoarticolari. Importante l’aiuto dell’attività fisica e dello sport, che danno un’importante mano anche sull’aspetto psichico, andando spesso a sradicare le ansie che poi provocano un cattivo approccio al cibo. Vanno poi privilegiate acqua, fibre e frutta, sia per chi fa attività sportiva, sia per chi ha bisogno solo di movimento. Le fibre in particolare assumono grande importanza per la pulizia del colon e dell’intestino. I disturbi del comportamento alimentare sono condizioni estremamente complesse, ha spiegato la dottoressa, “finalizzate molto spesso al controllo del peso corporeo” e che nuocciono in maniera significativa alla salute fisica e a quella mentale. Accanto alle disfunzioni psico-fisiche più comuni come anoressia e bulimia troviamo altri disturbi meno noti come la ‘Pica‘, data dal consumo di sostanze non commestibili, il cosiddetto ‘Rumination disorder’, ossia il rigurgito di sostanze ingerite, il cosiddetto ‘Avoidant/Restrictive food intake disorder’, che consiste nel disinteresse per l’ingestione sufficiente di cibo, e il ‘Bed-Bing eating disorder‘, ossia il disturbo da abbuffate compulsive.

A fronte di questi disturbi, quali sono le linee-guida dell’Istituto nazionale della nutrizione? “Sicuramente controllare il peso senza ossessioni estetiche- ha sottolineato Bagnato- e affiancarlo a un’attività fisica moderata, chiedersi come e per quale motivo variare, ossia consapevolizzare il proprio disturbo, limitare il consumo di sale, capire quali e quanti grassi si possono consumare giornalmente, e così gli zuccheri. Inoltre, limitare le sostanze alcoliche. Se proprio non si può fare a meno, moderarsi: a quantità moderate l’alcol può avere anche benefici a livello cardiovascolare e per quanto riguarda l’umore“.

 

di Nicola Mente – Giornalista

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