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Europa in pillole del 17 maggio

Le cinque notizie della settimana, da May che vuole tornare a votare la Brexit in Parlamento, alla legge contro il velo nelle scuole elementari approvata dall'Austria

Pubblicato:17-05-2019 09:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28

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Brexit, May: nuovo voto in Parlamento i primi di giugno

Theresa May ha fatto sapere che nei primi giorni di giugno ci sarà una nuova votazione del Parlamento sull’accordo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. L’obiettivo è completare il percorso della Brexit entro inizio luglio, quindi prima della pausa estiva. May sta cercando da tempo di trovare un accordo con i Laburisti per far approvare l’accordo, ma per ora le trattative sono in una fase di stallo. Il partito guidato da Jeremy Corbyn è infatti diviso tra sostenitori e oppositori della Brexit.


Rifugiati, sentenza Ue blocca rimpatri nei Paesi a rischio

La Corte di Giustizia dell’Unione europea, con una sentenza, ha stabilito che i rifugiati che commettono gravi reati e che costituiscono una minaccia alla sicurezza, non possono essere rimandati nel loro Paese di origine se lì rischiano di essere perseguitati. La sentenza, dunque, da un lato ribadisce la possibilità agli Stati Ue di revocare lo status di rifugiato a chi ha commesso determinati reati, ma dall’altro sottolinea che il migrante continua comunque a godere dei diritti sanciti dalla Convenzione di Ginevra, e quindi non può essere rimpatriato

Svezia, accoltella una donna ebrea: arrestato uomo in Danimarca

Una donna ebrea è stata aggredita e accoltellata nove volte nel pieno centro di Helsingborg, nella Svezia meridionale. La donna è la moglie del capo della comunità ebraica di Malmö e lotta ora tra la vita e la morte. Secondo i testimoni oculari sarebbe stata aggredita da un uomo, arrestato poi in Danimarca. L’’aggressione è trattata come tentato omicidio, ma preoccupa il crescente numero di aggressioni antisemite registrate nella nell’ultimo anno.

Repubblica Ceca, migliaia in piazza contro premier Babis

Migliaia di persone hanno protestato nella piazza della Città Vecchia, a Praga contro il premier ceco, Andrej Babis, e la nuova ministra della giustizia Marie Benesova. I manifestanti hanno chiesto la nomina di un ministro indipendente temendo interventi nella giustizia in favore di Babis, sotto inchiesta per frode al denaro europeo. Proteste anche in altre città, da Brno a Pilsen e Hradec Kralové. Gli organizzatori della protesta hanno sostenuto che la nuova ministra da due anni mette in dubbio le accuse di Babis. Esposti striscioni con foto di Babis e Benesova con scritte in inglese quali ‘Prime minister or crime mister?’

In Austria arriva legge che vieta il velo nelle scuole elementari

Il Parlamento austriaco ha approvato una legge che vieta di indossare il velo nelle scuole elementari. La legge è stata approvata grazie ai voti dei partiti di governo, il Partito Popolare e il Partito della Libertà – entrambi di destra – mentre i partiti di opposizione hanno votato contro. Il testo di legge parla di “qualsiasi indumento che abbia influenze ideologiche o religiose e che preveda la copertura della testa”, ma sembra colpire soprattutto le bambine di religione islamica che indossano il velo. Il governo ha sottolineato che la legge non riguarderà né il patka indossato dai sikh, né la kippa ebraica, perché non coprono interamente la testa.

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