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Roma, a Palazzo Barberini aprono 11 nuove sale e la mostra ‘Eco e Narciso’

Questa ala del Palazzo costituiva l'Appartamento nuovo destinato ai cardinali della famiglia ed è dunque noto come 'Appartamento d'inverno di Sua eminenza'

Pubblicato:17-05-2018 10:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:54

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ROMA – Da oggi i cittadini romani e i turisti potranno ammirare, per la prima volta, undici nuove sale di Palazzo Barberini, che si estendono su oltre 750 metri quadri di percorso espositivo, affacciate sui giardini. Questa ala del Palazzo costituiva l’Appartamento nuovo destinato ai cardinali della famiglia ed è dunque noto come ‘Appartamento d’inverno di Sua eminenza’.

Per celebrare questo evento le nuove sale ospiteranno la mostra ‘Eco e Narciso’, realizzata dalle Gallerie Nazionali in collaborazione con il Maxxi

Il titolo fa riferimento al mito raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio: la ninfa Eco si consuma d’amore per Narciso che la respinge e che morirà annegata, punito dagli Dei. Trentasette le opere esposte di 25 artisti in dialogo sul tema del ritratto e dell’autoritratto: da Caravaggio a Giulio Paolini, da Raffaello a Richard Serra da Bernini a Yan Pei Ming. Il percorso della mostra parte dal Salone Pietro da Cortona.

Ognuno potrà creare il proprio percorso

“È un percorso di scoperta di queste Sale e di come gli artisti hanno affrontato il tema del ritratto” ha detto il direttore del Maxxi, Bartolomeo Pietromarchi, durante la presentazione. “Guardare le cose con occhi diversi, sia al passato che al presente, è importante per la mostra- ha aggiunto la curatrice e direttrice delle Gallerie Nazionali, Flaminia Gennari Santori- È una prospettiva su come ingaggiare il pubblico, ognuno potrà “creare” il proprio percorso”.


La presidente della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, ha spiegato infine che “questo progetto è il coronamento di una collaborazione tra due istituzioni nazionali e le opere scelte sono di grande attualità. La mostra è magnifica. Tra l’altro almeno due opere entrerannno nella collezione del Maxxi”.


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