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Rifiuti, le mamme ‘No inceneritore’ nel comitato di controllo? “No grazie, è strumentale”

FIRENZE - Da una parte l'associazione Mamme no

Pubblicato:17-05-2016 16:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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FIRENZE – Da una parte l’associazione Mamme no inceneritore, dall’altra il Comune e la Città metropolitana di Firenze. Nel mezzo il vuoto, non c’è un centimetro di spazio per l’intesa: sul futuro dell’impianto di Case Passerini le parti restano congelate e a distanze siderali. Ad un accordo, infatti, si potrebbe arrivare solo se uno dei fronti mutasse geneticamente le proprie certezze, cosa che attualmente non rientra nei radar della partita. Clima da muro contro muro e ping-pong di proposte e controproposte che attualmente non sembrano avere l’ambizione di parlarsi. Così l’idea di far parte del comitato di sorveglianza tarato sul termovalorizzatore, avanzata ieri in Consiglio comunale dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, è respinta con durezza dalla Mamme no inceneritore, l’associazione volto e simbolo del fronte del no.

“Quest’invito- sottolinea alla ‘Dire’ Fiammetta Battaglia, tra i portavoce delle Mamme- è irricevibile e strumentale perché teso a minare e depotenziare la nostra protesta. Accettare evidentemente significherebbe dire di sì alla realizzazione dell’inceneritore, cioè negare tutte le ragioni della nostra protesta”. Per le Mamme quindi esiste un’unica via percorribile: “Fermarsi, ragionare sulle alternative, aprire un confronto serio sulla strategia dei rifiuti zero. Lo chiediamo noi e le circa 20.000 persone che sono scese in piazza sabato scorso e le 228 associazioni aderenti. Le istituzioni, a partire dalla giunta Nardella e dalla Regione Toscana, come possono ignorare questa massa critica?”.


inceneritore rifiutiDi contro però Palazzo Vecchio è stato altrettanto chiaro: l’inceneritore è necessario“, ha chiarito sempre ieri Bettini; inoltre è il frutto di una procedura molto rigorosa lunga 1.300 giorni” e che ha visto impegnati “27 enti tecnici di controllo” e di un via libera che ha previsto “ad ulteriore garanzia un piano annuale di monitoraggio epidemiologico e sanitario”. E’ per via di questa continua discrepanza che la lotta della Mamme No inceneritore e dell’Assemblea della Piana contro le nocività non si fermerà al corteo che sabato ha invaso il centro di Firenze: i comitati fanno sapere che da fine maggio cominceranno a presidiare i terreni dove è previsto la costruzione dell’impianto. Nei prossimi giorni, inoltre prenderà il via una “campagna di sensibilizzazione” tra i cittadini che “entrerà nel merito dei problemi ambientali e sanitari legati alla pratica dell’incenerimento”.

di Diego Giorgi, giornalista

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