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Ue: ok all’Italia per la flessibilità sui conti pubblici

"Nessun altro stato membro ha chiesto né ricevuto nulla vicino a questo importo di flessibilità senza precedenti"

Pubblicato:17-05-2016 16:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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Unione europeaROMA – Arriva l’ok dell’Europa alla flessibilità chiesta dall’Italia sui conti pubblici. Per il 2016 è intenzione della Commissione europea “concedere tutto lo 0,5% disponibile per la clausola sulle riforme strutturali, lo 0,25% per la clausola degli investimenti, lo 0,04% per l’aumento dei costi di quest’anno relativi agli afflussi di migranti e lo 0,06% per i costi eccezionali direttamente connessi con la situazione della sicurezza. Ciò equivale allo 0,85% del pil. Nessun altro stato membro ha chiesto né ricevuto nulla vicino a questo importo di flessibilità senza precedenti“. E’ quanto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e il commissario per gli affari economici, Pierre Moscovici, scrivono nella lettera indirizzata al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Tuttavia, rileva Bruxelles, “la nostra attuale valutazione indica per il 2017 uno sforzo di bilancio” del governo italiano che deve sanare “un gap tra lo 0,15% e lo 0,2% del pil”. Questo sforzo “è essenziale per evitare una significativa deviazione” e per centrare le condizioni che la Commissione ha richiesto per garantire la flessibilità sulle riforme e gli investimenti. Il rapporto completo della Commissione con le raccomandazioni specifiche è atteso per domani.

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