NEWS:

Norma anti-Grillo, mai più simboli personali per i partiti

ROMA - Il simbolo di un partito o di

Pubblicato:17-05-2016 14:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

grilloROMA – Il simbolo di un partito o di un movimento politico non potrà piu’ essere di esclusiva proprietà di un singolo ma sarà di tutti gli iscritti. E’ quanto prevede un emendamento approvato in commissione Affari costituzionali della Camera durante le votazioni sul testo unificato per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. L’emendamento, a firma del presidente della commissione Andrea Mazziotti Di Celso (Scelta civica), stabilisce che il “partito, movimento o gruppo politico organizzato ha l’esclusiva titolarità della denominazione e del simbolo di cui fa uso” e che “ogni modifica e ogni atto di disposizione o di concessione in uso della denominazione e del simbolo è di competenza dell’assemblea degli associati o iscritti”. Un caso come quello di Beppe Grillo, che ha l’esclusiva sul simbolo M5s, non sarà piu’ possibile.

In pratica, spiega Mazziotti Di Celso, “abbiamo approvato una norma che regolamenta l’uso del simbolo che è spesso uno degli oggetti di polemica costante e di discussione, stabilendo da un lato una cosa già detta dalla giurisprudenza e cioè che al simbolo e al nome del partito si applica la disciplina dell’articolo 7 del Codice civile sul nome, mentre prima si tentava di applicare la disciplina sui marchi commerciali, ora si chiarisce quali norme si applicano e che a decidere non sarà piu’ uno solo. Nessuno correrà piu’ il rischio di vedersi privato del simbolo sotto il quale si era candidato, ogni decisione sarà di competenza non del fondatore del partito o del movimento ma dell’assemblea. Ci sono stati casi di partiti, anche in passato, in cui il simbolo era di individui e quando litigavano si creava un problema”. L’emendamento aggiunge un comma all’articolo 2 del testo unificato proposto dal relatore Matteo Richetti (Pd) sulle norme in materia di partecipazione politica). Si premette che “la denominazione e il simbolo usati dai soggetti politici organizzati sono regolati dall’articolo 7 del codice civile. Salvo diversa disposizione dello statuto o dell’accordo associativo”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it