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Elettricità pulita e mini-grid, Enel diventa partner di Formula E

ROMA  -  Enel diventa

Pubblicato:17-05-2016 13:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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ROMA  –  Enel diventa partner di Formula E, il campionato delle monoposto elettriche in tutto simili alle sorelle a benzina ma spinte da un motore elettrico. I bolidi corrono nel primo campionato automobilistico per bolidi a zero emissioni, parte del circuito Fia, quello della Formula 1 ‘tradizionale’. L’annuncio lo hanno dato oggi al Maxxi di Roma Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale Enel, e Alejandro Agag, ceo di Formula E. Enel renderà la competizione ‘elettrica’ carbon neutral e collaborerà con Formula E per otttimizzare la generazione di energia verde, la distribuzione e l’energy management, promuovendo le più recenti tecnologie a partire dall’ePrix (così si chiamano i Gran premi elettrici) del prossimo 21 maggio. La partnership proseguirà nei due campionati successivi, con la possibilità di estendere l’accordo oltre il campionato 2017-2018.

Enel sta progettando per Formula E una mini-grid completamente digitale utilizzando la sua tecnologia smart metering (i contatori intelligenti) per monitorare i consumi e dare la possibilità al pubblico di interagire durante le corse. In ogni tappa del campionato verranno raccolti i dati sui consumi di ogni team e dell’evento nel suo complesso. La mini-grid consentirà di non sovraccaricare la rete elettrica delle città dove si copre (Formula E corre in circuiti cittadini, stile Montecarlo), fornirà illuminazione a Led nell’area e installerà colonnine per i fans ‘elettrici’


enel formula e 2Entro il campionato 2017-2018 Formula E sarà pronta a installare una combinazione di pannelli solari e di generatori alimentati a glicerina connessi a un innvativo sistema di accumulo che distribuirà l’energia necessaria all’evento. Enel inoltre studierà la possibilità di installare dei pannelli solari anche nelle altre aree degli e-Prix. Formula E è stata lanciata nel settembre 2014 ed è attualmente alla seconda edizione. Da subito il campionato ha attratto un gran numero di appassionati con ascolti televisivi medi di 18,3 milioni di persone e una presenza media alle corse di 30mila spettatori. “All’inizio dicevano tutti che avremmo fallito”, dice il Ceo di Formula E Alejandro Agag, “molto scetticismo”, ma “l’idea è forte e va dove vanno i tempi, dove deve andare il mondo, verso un’energia e una mobilità più pulite, e la Formula E vuole convincere la gente a comprare un’auto elettrica, è semplice”. Il fatto è che “la tecnologia dell’auto si è sviluppata con le competizioni”, dice Agag, “per l’elettrico questa piattaforma non esisteva, ma adesso c’è”. Se guardiamo indietro “cinque o dieci anni fa le energie rinnovabili non erano considerate una cosa seria, erano considerate ‘carine'”, dice Francesco Starace, ad e dg Enel, “c’è qualcosa di simile nello sviluppo dell’auto elettrica, poi il progredire della tecnologia ha reso le rinnovabili molto serie, e siamo convinti che la mobilità elettrica sia una cosa molto seria e di fatto c’è già”. Certo, “ci sono delle cose da sistemare”, aggiunge, “e per lo sviluppo della tecnologia mi interessa molto la Formula E”. Una vetrina importante, quindi, anche “per far diventare l’auto elettrica ‘cool'”, conclude l’ad e dg Enel, anche se “poi devo poterla ricaricare”, quindi centrale resta il ruolo delle infrastrutture dedicate “e in questo siamo molto impegnati” con il piano che arriverà a giugno con lo scopo di capire quante colonnine servono oggi per un milione delle auto attualmente già sul mercato.

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