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Siria, Gentiloni: “Uso armi chimiche non accettabile. Italia da sempre a fianco degli Usa”

"In Siria regime orribile ma il negoziato e' inevitabile"

Pubblicato:17-04-2018 14:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:46
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ROMA – C’è quasi tutto il governo intorno a Paolo Gentiloni durante la sua informativa sulla Siria alla Camera. Mentre il presidente del Consiglio parla al suo fianco ci sono la ministra della Difesa Roberta Pinotti e dei Rapporti col Parlamento Anna Finocchiaro. Presenti anche Galletti, De Vincenti, Minniti, Poletti, Madia, Lorenzin e la sottosegretaria Boschi. L’aula è quasi piena, seduti ai banchi anche il segretario del Pd Maurizio Martina e il capo politico dei Cinque stelle Luigi Di Maio.

“Non abbiamo alcun indizio per pensare che le immagini” dell’attacco chimico a Douma “siano state falsate o manipolate. Abbiamo invece la certezza del fatto che in seguito al veto della Russia una iniziativa per accertare responsabilita’ e verita’ e’ stata bloccata in seno al consiglio di sicurezza dell’Onu”. Lo dice il presidente del consiglio Paolo Gentiloni riferendo alla Camera.

GENTILONI: “IL REGIME HA FATTO RIPETUTAMENTE USO DI ARMI CHIMICHE”

“Da 7 anni a causa del conflitto che insanguina la Siria, uno dei peggiori del Dopoguerra, ci sono stati circa 200 mila morti, 10 milioni tra sfollati e rifugiati e sappiamo che nel corso del prolungato conflitto il regime di Assad ha fatto ripetutamente uso di armi chimiche“.


GENTILONI: “È LEGITTIMO USO ARMI CHIMICHE? RISPOSTA È NO

“Questi giorni la Siria ha riproposto a tutti noi, come cittadini e parlamentari, un dilemma angoscioso: se può la comunità internazionale, a 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, adattarsi all’idea di convivere con le armi chimiche e riammetterle come un elemento legittimo nel panorama della storia. La risposta unanime è semplice e chiara: non possiamo accettare che si torni all’uso e alla legittimazione delle armi chimiche, un secolo dopo la Grande Guerra”.

GENTILONI: “I RAID NON RISOLVONO, PENSARLO E’ UNA PIA ILLUSIONE”

“Questa idea che il ripetersi dei raid aerei in Siria o la presenza molto limitata di forze sul terreno potesse risolvere militarmente il problema della guerra civile si e’ rivelata anno dopo anno, mese dopo mese, una pia illusione”.

GENTILONI: “DAGLI USA RISPOSTA CIRCOSCRITTA E MOTIVATA”

“Da presidente del consiglio, nell’immediato susseguirsi della risposta” alla Siria, “poche ore dopo ho definito come ‘motivata’ la risposta del 14 aprile degli Usa, con Francia e Regno Unito. Una risposta motivata e circoscritta: non ci sono indicazioni di vittime civili o significativi danni collaterali. L’azione è stata coordinata con attori presenti in quell’area per scongiurare confronti diretti e coinvolgimenti della popolazione civile. L’Italia non ha mai partecipato coi raid aerei in Siria”.

GENTILONI: “REGIME ORRIBILE, EPPURE BISOGNA NEGOZIARE”

“Ho visto in questi anni solo l’irragionevole logica del terrore“. “Non mi domando dove sia la ragionevolezza nell’utilizzo di armi chimiche contro il proprio popolo. Siamo di fronte a una guerra orribile e a un regime orribile, eppure con questo regime orribile il negoziato e’ inevitabile“.

GENTILONI: “L’ITALIA DA SEMPRE ALLEATA COERENTE DEGLI USA”

“Nessuna stagione sovranista puo’ portare al tramonto dell’occidente e dei suoi valori”. L’alleanza atlantica “e’ la nostra scelta di campo”.  “L’Italia non è un Paese neutrale, non sceglie di volta in volta con chi schierarsi, tra alleanza Atlantica e Russia. L’Italia è coerente all’alleato Usa da molti decenni ed è coerente non di questa o quell’amministrazione americana. Gli Usa di Kenney o Nixon, Reagan o Clinton, Bush o Obama: l’Italia è sempre stata da questa parte, è la nostra scelta di campo”.

“L’Italia è sempre stata da questa parte”, ovvero l’Occidente e gli Stati Uniti. Applausi per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni quando pronuncia queste parole durante il suo intervento a Montecitorio. A battere le mani i deputati di Pd e Forza Italia. In silenzio gli altri.

GENTILONI: “NIENTE RICOSTRUZIONE SENZA TRANSIZIONE”

“In Siria non ci sara’ ricostruzione senza prima una transizione”, vista la presenza di “diverse forze con diversi credi religiose e diverse componenti etniche. La Russia puo’ essere e deve essere sfidata su questo terreno“. Lo dice il premier Paolo Gentiloni riferendo alla Camera sui recenti sviluppi della situazione in Siria.

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