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Report del Consiglio grande e generale del 16 marzo – Seduta notturna

SAN MARINO - I lavori della seduta notturna proseguono dal dibattito al Comma 9 "Gradimento del Direttore Generale

Pubblicato:17-03-2016 11:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:24

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SAN MARINO – I lavori della seduta notturna proseguono dal dibattito al Comma 9 “Gradimento del Direttore Generale della Banca centrale della Repubblica di San Marino”. Tutti i consiglieri intervenuti esprimono favore bipartisan per la figura indicata dal consiglio direttivo di Bcsm, Lorenzo Savorelli, e infine il gradimento nei suoi confronti viene approvato a maggioranza.

L’Aula ratifica quindi l’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica dell’Azerbaijan sull’abolizione del visto per i passaporti diplomatici e di servizio, firmato a Baku l’8 settembre 2015

Licenziate le permute ed assegnazioni, per accordo dei capigruppo viene posticipato a domani il Comma 12 dedicato ad un riferimento e a un dibattito sulla sanità. Si procede quindi con la presentazione del progetto di legge in prima lettura, Disciplina dei reati informatici, da parte del segretario di Stato per la Giustizia, Gian Carlo Venturini. Viene poi approvata la procedura d’urgenza per il Pdl “Progetto di legge “Modifiche alla Legge 31 gennaio 1996 n.6 “Legge elettorale” e successive modifiche ed alla Legge Qualificata 29 maggio 2013 n.1 “Del referendum e dell’iniziativa legislativa popolare”, presentato sempre dal segretario di Stato Venturini. I lavori si interrompono prima delle dichiarazioni di voto del provvedimento che sono rinviate alla seduta di domani.


Di seguito un estratto degli interventi della seduta notturna.

Comma 9. Gradimento del Direttore Generale della Banca centrale della Repubblica di San Marino/ Approvato  a maggioranza.
Tony Margiotta, Su-LabDem: “Prendo atto della figura del direttore generale di Bcsm, sono contento che ci sia stato un incontro preliminare per conoscere in modo anticipato una figura di altissimo livello con conoscenze che possono portare canali diretti a dirigenti di banca europee e mondiali, con esperienze di management e collaborazione con enti finanziari di altissimo livello. Crediamo che questa figura possa fare un buon lavoro nella nostra Bcsm. E’ una figura individuata attraverso il presidente e il direttivo di Banca centrale, questo è semplicemente un gradimento da parte del Consiglio e della politica. Noi lo valutiamo in modo positivo per il curriculum e speriamo che nel prossimo futuro si possa continuare con questo metodo di coinvolgimento di tutte le forze politiche soprattutto per l’individuazione di figure così importanti e strategiche per il Paese”.
Maria Luisa Berti, Ns: “Per esprimere il gradimento del candidato da parte di Ns. L’individuazione della figura arriva non da noi, ma dal consiglio direttivo di Bcsm che ha selezionato il soggetto come migliore candidato. Ci rimettiamo alle loro valutazioni ed esprimiamo il nostro gradimento”.
Enrico Carattoni, Psd: “Per esprimere soddisfazione per l’indicazione fatta oggi dal segretario di Stato alle Finanze per il nome del direttore di Bcsm, ma anche per l’iter portato avanti fino ad oggi per la governance di Bscm. Credo questo sia un metodo che valga anche per altre istituzioni strategiche del Paese. E’ stato fatto uno sforzo importante e anche il passaggio di oggi è importante, credo che all’indicazione del Consiglio direttivo dell’istituto il Consiglio grande e generale debba dare il suo gradimento per dare avvio effettivo al nuovo corso di Bcsm. Questa volta non sono trapelati nomi e la serietà si valuta anche da queste cose. Anche a nome del Psd esprimo il gradimento”.
Nicola Selva, Upr: “La persona scelta non ha alcun tipo di controindicazione, ha un curriculum di tutto rispetto, mi auguro sia un direttore che possa far crescere Bcsm e tutto il nostro sistema finanziario. Nel 2014 è stato fatto un Odg che indicava una serie di punti sul nostro sistema finanziario, spero siano ancora attuali per il prossimo direttore. Inoltre, come Upr abbiamo presentato un progetto di legge di revisione dello Statuto di Bcsm, spero che anche questo abbia il suo corso. Anche noi, non conoscendo ancora la persona, esprimiamo comunque il nostro gradimento al nuovo direttore”.
Franco Santi, C10: “Anche a nome del movimento C10 vorrei esprimere il gradimento per la figura proposta dal segretario di Stato. Mi unisco ai commenti del collega rispetto una procedura che ci vede a favore per i risultati ottenuti. Ci auguriamo il nuovo management possa lavorare per perseguire i punti indicati dall’Odg dello scorso anno. Speriamo che la politica sappia affiancare la direzione di Bcsm per l’ottimizzazione e il rilancio del nostro sistema”.
Simone Celli, Su-LabDem: “Come ha già fatto il capogruppo Margiotta sottolineo l’apprezzamento del segretario per il percorso di avvicinamento alla nomina. Mi pare il profilo sia prestigioso e abbia il carattere di internazionalità richiesto, ci sono tutte le condizioni per l’apprezzamento generale, esprimo il mio gradimento”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Si può cogliere con favore il commento positivo che viene anche dai banchi dell’opposizione. Proviamo soddisfazione nell’aver visto che si possono fare nomine e completare percorsi dando un taglio nuovo, con questa nomina si completa un percorso e inizia una nuova fase per Banca centrale. Ci sono importanti aspettative, mi auguro che l’Aula, come la maggioranza, esprima gradimento”.
Marco Gatti, Pdcs: “Partirei dal mandato del Consiglio che prevedeva per i principali organismi di Bcsm una serie di modalità e profili. Per il Presidente abbiamo seguito il bando internazionale con trasparenza e ci ha condotto a una scelta che è una scommessa rispetto le abitudini del passato. Abbiamo scelto un profilo internazionale. Sul direttore si è avuta la necessità di accorciare i tempi e, nel rispetto del mandato del Consiglio, ritengo sia stata una scelta più oculata per far esprimere Bcsm nella sua interezza organizzativa e perché inizi ad essere pienamente operativa in tutti gli ambiti internazionali che lo richiedono. La figura del direttore è centrale per l’organizzazione Bcsm. Cosa ci aspettiamo lo dobbiamo dire come politica. E’ un momento di grande cambiamento anche per il nostro mondo bancario, non possiamo più pensare di vivere solo di raccolta. Come gruppo Pdcs daremo il nostro gradimento e la nostra fiducia a quanto proposto, come previsto dalla legge, dal Consiglio direttivo”.
Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato, replica: “Per ringraziare gli intervenuti, mi sembra di capire che l’Aula condivida la scelta del percorso fatto per individuare figure apicali di Bcsm, sia il presidente che il direttore della stessa banca,  e che condivida i profili del presidente eletto e del direttore che il Consiglio direttivo propone per il gradimento. E’ una sfida che intendiamo portare avanti in questo settore e queste figure ci aiuteranno e tenteranno di portare nel più breve tempo possibile a reddito le nostre banche. Solo così potranno dare supporto alle nostre imprese. Auspico che l’Aula con voto palese dia largo gradimento al direttore”.
Marco Podeschi, Upr: “Annuncio che non parteciperò a votazione”,

Gradimento approvato  a maggioranza.

Comma 13. Progetto di legge “Disciplina dei reati informatici

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato con delega alla Giustizia: “Le economie mondiali hanno subito conseguenze per effetto dell’espansione della rete, quanto più una rete è estesa tanto più assume valore. La configurazione di internet quale bene non rivale non diminuisce. In questo senso la  sicurezza delle reti e dell’informazione si eleva a interesse giuridico, può declinarsi come bene comune al pari delle risorse nazionali. Da un lato la maggior parte delle attività umane hanno ceduto il passo a implementazione digitali, dall’altro lato si registra sempre più uno spostamento di attività umane su internet, i reati informatici costituiscono il rivolto negativo dello sviluppo tecnologico sul piano dell’informatica e della telematica. E anche le attività illecite di conseguenza si trasformano e si spostano sulla rete. Così diventa necessario sviluppare contromisure atte a contrastare o quantomeno a limitare il progredire di tali forme criminose. L’espressione reati informatici può essere intesa come reati commessi tramite strumenti informatici, per es. la diffamazione on line o reati informatici in senso stretto, ad esempio accesso abusivo al sistema informatico e la frode informatica. La convenzione di Budapest del 2001 è oggi il principale strumento giuridico di contrasto della criminalità organizzata. Mira istituire tra gli stati aderenti una normativa penale e processuale omogenea, in grado di eliminare le zone franche per il crimine online e risolvere i delicati problemi di giurisdizione e perseguibilità da esso posti. Il presente Pdl introduce nell’ordinamento legislativo sammarinese una tutela penale contro accessi abusivi ad un sistema informatico o telematico, l’intercettazione o interferenze illecite in comunicazioni informatiche o telematiche, il danneggiamento di informazioni di dati e programmi informatici; frodi informatiche, frodi informatiche del soggetto che presta servizi di certificazione elettronica, false dichiarazioni o attestazioni al certificatore di firma elettronica su identità o qualità personali proprie o di altri. Considerata l’importanza del pdl allegato si confida in un suo favorevole accoglimento”.
Marco Podeschi, Upr: “Molto bene l’introduzione del ciber crime nel nostro ordinamento, era un invito fatto nel 2014 dalla Commissione per la criminalità organizzata. Prima domanda: il fattore della transnazionalità del reato, nel dispositivo che porta in aula, è previsto? Secondo: nella Repubblica di San Marino non esiste un corpo specializzato delle forze di polizia per prevenire i reati informatici. C’era un Odg del Consiglio che prevedeva la riforma dei corpi di polizia- che io non ho visto- volevo sapere, se si farà, state pensando di avere unità specializzate per prevenire questo genere di reati?”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato replica: “Alcune delle risposte che chiede Podeschi sono contenute in questo impegno del riordino dei corpi di polizia.  Si sta lavorando per dare attuazione all’odg, con la definizione di riordino penso debba trovare collocazione più definitiva quello che già esiste all’interno della Gendarmeria dove alcune unità svolgono già questa attività di contrasto al reato informatico. Con questo provvedimento allineiamo il Paese a direttive internazionali e a raccomandazioni da recepire della convenzione di Budapest: non si fa altro che attivare una serie di collaborazione necessarie a contrastare fenomeni di pirateria informatica. E’ ovvio che alcuni aspetti possono essere svolti in territorio, in altri serve adottare queste convenzioni per allinearci e attivare le collaborazioni previste”.

Comma 14. Progetto di legge “Modifiche alla Legge 31 gennaio 1996 n.6 “Legge elettorale” e successive modifiche ed alla Legge Qualificata 29 maggio 2013 n.1 “Del referendum e dell’iniziativa legislativa popolare”/ approvata la procedura d’urgenza/voto rinviato a domani
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni, dà lettura della relazione: “Il presente progetto di legge qualificata è diretto ad apportare modifiche normative finalizzate a coordinare e migliorare il funzionamento di specifiche disposizioni in ambito elettorale e referendario ed a definire con maggiore chiarezza aspetti di carattere procedurale anche in conseguenza delle criticità emerse durante le precedenti consultazioni. Nello specifico le modifiche che si intendono apportare riguardano l’ammissibilità al voto presso il Seggio Speciale, le modalità di scelta dei Presidenti di seggio e degli scrutatori, l’identificazione degli elettori privi di documento di riconoscimento ed, unicamente nell’ambito delle consultazioni referendarie, modifiche al termine relativo alla costituzione del comitato contrario, ed agli Uffici elettorali intersezionali, dei quali non è prevista la costituzione. Il Capo I contiene modifiche alla Legge Elettorale. Con l’articolo 1 si propone di estendere l’ammissibilità al voto presso il Seggio Speciale allestito presso l’Ospedale di Stato agli anziani ospitati stabilmente in strutture pubbliche o private convenzionate con l’Istituto di Sicurezza Sociale. Lo scopo della norma, conformemente agli indirizzi formulati dalla Commissione Elettorale, è quello di consentire agli anziani che si trovano in tali strutture di andare a votare, oltre che nel seggio allestito presso la sede del Castello in cui la struttura che li ospita si trova, presso l’Ospedale di Stato al fine di garantire eventuali esigenze assistenziali che dovessero insorgere.
In attuazione dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 25 novembre 2015, l’articolo 2 modifica l’articolo 23 della Legge Elettorale che disciplina le modalità di scelta dei Presidenti di Seggio e degli scrutatori{ principalmente con il fine di dare maggiore possibilità a chi è privo di occupazione di esercitare tale funzione. A livello procedurale si è intervenuti prevedendo due liste di disponibilità distinte sia per i Presidenti di Seggio che per gli scrutatori: nella prima, che ha priorità rispetto all’altra in merito al sorteggio, sono iscritti coloro che risultano privi di un’occupazione da almeno centottanta giorni, nell’altra coloro che abbiano dato la loro disponibilità e non siano iscritti nelle liste di disoccupazione nei termini indicati. Nel medesimo articolo è stato ritenuto opportuno aggiungere ai casi di incompatibilità all’esercizio di tale funzione, l’ipotesi di coloro che svolgano la funzione di delegato effettivo e di delegato supplente ai sensi dell’articolo 14, comma 4 della Legge Elettorale. Inoltre, al fine di agevolare l’esercizio del diritto di voto, si è proposto di modificare l’articolo 33 della Legge Elettorale nel senso di prevedere, fra le modalità di accertamento dell’identità dell’elettore che si reca al seggio per votare, che ciò possa avvenire ad opera di altri due elettori iscritti “in una delle sezioni elettorali appartenenti al medesimo Castello” ove è iscritto l’elettore da identificare piuttosto che “nella medesima sezione” come previsto dalla vigente normativa. In tal modo risulterà senza dubbio più agevole trovare due individui che conoscano l’elettore privo del documento di identità, potendo attingere dall’intero numero di elettori iscritti nei vari seggi del medesimo Castello.
Nel Capo II sono apportate modifiche alla Legge Qualificata sul referendum. L’articolo 4 che modifica l’articolo 8 della Legge Qualificata n.1/2013 è diretto ad evitare che il comitato contrario al referendum sia soggetto a disparità di trattamento nell’utilizzo degli spazi di propaganda referendaria qualora si costituisca in prossimità della scadenza del termine attualmente previsto per legge. Tale ipotesi potrebbe verificarsi in quanto il termine indicato all’articolo 8 e che precisamente fissa “a cinque giorni prima dell’apertura della campagna elettorale” la possibilità per il comitato contrario di costituirsi, non tiene in considerazione altri termini espressamente previsti. Nello specifico, l’articolo 15 della Legge Qualificata n. 1/2013 regolamenta la “campagna referendaria, la cui durata fissata in quindici giorni” e specifica che “sono ammessi alla campagna referendaria il comitato promotore del referendum, l’eventuale comitato contrario, le forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale e le forze politiche che abbiano presentato liste nell’ultima consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Grande e Genera/e.” L’articolo 1 della Legge 14 marzo 1997 n. 36 fissa “alle ore 24:00 del secondo giorno antecedente a quello previsto delle elezioni” la chiusura della campagna referendaria. Se ne deduce che il termine ultimo per la costituzione di un comitato contrario è il ventunesimo giorno antecedente alla data delle elezioni, e che, nel caso si costituisca, ha diritto ad utilizzare gli spazi di propaganda per la campagna referendaria. Ma l/articolo 14 della Legge Qualificata n. 1/2008 specifica che la Commissione Elettorale “non oltre il trentesimo giorno precedente a quello delle elezioni provvede alla delimitazione degli spazi” di propaganda per la campagna. L’articolo 4 della Legge n. 36/1997 facendo riferimento al termine del trentesimo giorno esplicita che “entro il termine di cui al primo comma la Commissione Elettorale assegna le superfici seguendo il numero d’ordine delle liste ammesse.” Pertanto se si costituisse un comitato contrario fra il trentesimo ed il ventunesimo giorno precedente quello delle elezioni, visto i termini definiti attualmente, e visto che l’assegnazione degli spazi di propaganda avrebbe già avuto luogo/ non potrebbe usufruirne. Si propone quindi di fissare al ventesimo giorno dall’emanazione del decreto che fissa la data di svolgimento del referendum il termine per la costituzione del comitato contrario. L’articolo 5 è diretto a riformulare l’articolo 16, comma 3 della Legge Qualificata n. 1/2013, in quanto in esso non è stata riportata la norma che prevede la non costituzione degli Uffici elettorali intersezionali per le consultazioni referendarie, nonostante l’articolo 17 della Legge Qualificata n. 1/2008, che aveva modificato l’allora vigente normativa in materia referendaria, l’avesse prevista espressamente. Per il legislatore quindi non esistevano già all’epoca le medesime esigenze che in ambito elettorale avevano portato alla previsione degli Uffici elettorali intersezionali. Sebbene questo fosse l’intento del legislatore, la Legge Qualificata n. 1/2013, andando a ridisciplinare l/istituto del referendum, ha abrogato tutte le disposizioni precedenti in materia senza riportare per intero il contenuto dell’articolo 17 della Legge Qualificata n. 1 del 2008, e sopprimendo di fatto le disposizioni relative alla non costituzione degli Uffici elettorali intersezionali.  Per il contenuto e le finalità che il progetto di legge qualificata in allegato si prefigge, si confida in un suo favorevole accoglimento da parte del Consiglio Grande e Generale”.
Luca Beccari, Pdcs: “Sono interventi correttivi necessari che mettono ordine alla disciplina del referendum. Si apportano correttivi su temi già discussi, mi riferisco agli intersezionali, viene rispettato l’impegno dell’Odg votato qualche sessione fa per rivedere l’attribuzione del personale per i seggi, in modo da coinvolgere di più i cittadini che versano in stato di disoccupazione, poi i seggi speciali. Unico appunto: ho sentito che in comma comunicazioni interventi in cui che si paventava una qualche strategia nella norma, rispetto alla sovrapposizione del termine sulla costituzione dei comitati contrari e i momenti in cui erano decisi gli spazi della campagna referendaria. E’ un qualcosa che forse fa comodo in questa fase politica andare a tirar fuori, ma quando vi sono meccanismi che non funzionano e si contraddicono, è evidente che bisogna apportare dei correttivi. Abbiamo referendum che verranno celebrati a breve e non credo questi correttivi possano stravolgere il loro svolgimento. E’ un provvedimento da votare in modo che la nuova disciplina sia applicabile alle prossime consultazioni”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Rispetto l’articolo sulla presentazione del comitato contrario del referendum per avere accesso agli spazi della compagna non vedo alcun problema, non è un intervento che si possa ipotizzare sia fatto per la concomitanza dei referendum, non cambia nulla sull’esito. Volevo riconoscere al segretario Venturini la puntualità del rispetto dell’Odg approvato nei termini e nei contenuti. Vi sono differenze fra quanto previsto da Rete nel momento del deposito del Pdl che ha poi condotto a quell’Odg, ma considero le modifiche apportate addirittura migliori rispetto quanto ipotizzato di noi. Noi prevedevamo la creazione di due liste, qui si mantiene una lista unica ma al momento della selezione degli scrutatori viene inviato elenco all’ufficio del Lavoro per indicare chi è disoccupato. Si tratta di interventi di carattere tecnico che nulla cambiano, il nostro voto è stato favorevole sulla procedura d’urgenza e valuteremo ipotesi di un voto favorevole alla legge”.
Francesca Michelotti, Su: “Per esprimere voto favorevole a questo Pdl. Abbiamo aderito alla richiesta d’urgenza, ci rendiamo conto che è una legge migliorativa. Chiederei quanti giorni restano al comitato contrario per costituirsi nei termini della nuova legge.  Mi riservo di sentire la risposta e questo è forse l’unico aspetto su cui ci sarebbe stata possibilità di un approfondimento maggiore in una seconda lettura”.
Federico Pedini Amati, indipendente: “E’ capitato che in alcuni seggi, sia in ambito referendario, sia in elezioni politiche, sia capitato che ai ragazzi diversamente abili degli sport speciali e a persone che devono essere accompagnati da altri, non abbiano ritenuta valida la certificazione medica e non abbano potuto votare. Non si può togliere il diritto di voto e la dignità a queste persone. Spero che questo non accada più. Mi auguro i presidenti di seggio siano a conoscenza di un unico tipo di certificati in modo che consentano il voto a queste persone”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato, replica: “Verificheremo quanto sollevato dal consigliere Pedini. Per quanto riguarda ai consiglieri intervenuti, ringrazio per la disponibilità di voto della procedura d’urgenza. A Michelotti: l’intendimento era quello di colmare la lacuna che prevede che entro 30 giorni devono essere affidati gli spazi e entro 21 giorni istituire il comitato, dobbiamo verificare la cosa perché il quesito di Michelotti è fondato e si voleva allineare la tempistica per dare le medesime possibilità al comitato contrario. Porterei un emendamento per correggere l’errore e portare i 21 giorni a 35”.

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