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Elezioni, Valente (Pd): “Mai con Lega o M5S”

Cosi' Valeria Valente, nel corso di un'intervista all'agenzia Dire

Pubblicato:17-02-2018 17:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29
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NAPOLI – Per Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2, il Partito democratico non farà “mai e poi mai un’alleanza con Salvini e con i 5 Stelle. Noi lavoriamo per far vincere il Partito democratico e siamo convinti di poterci affermare ancora come prima forza politica di questo Paese”. Così Valente, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire.

La scelta sul governo che si comporrà dopo il voto del 4 marzo “spetta al presidente della Repubblica – ricorda la parlamentare -. Il Pd, se sarà la prima forza politica, dovrà costruire, intorno al suo programma e alla sua idea di Paese, il maggiore consenso possibile. Dovrà dialogare con le forze che condividono di più quel programma e che riescono a costruire delle proposte che si avvicinano a quel programma”.

Sì a tutte le forze che condividono “l’idea del Paese che ha il Pd” ma no al Movimento 5 Stelle “e al centrodestra a traino leghista, quello i Salvini e Berlusconi”.


Ora il Partito democratico ha da convincere gli indecisi “dobbiamo ricordare a tutti dov’era l’Italia 5 anni fa, con il rischio di cadere come la Grecia e la possibilità di andare giù nel baratro. Oggi l’Italia sta sicuramente meglio, ci siamo lasciati alle spalle le maggiori difficoltà e siamo sulla strada della ripresa. Possiamo decidere se confermare la fiducia al Pd, quindi proseguendo verso le riforme, o fermarci bruscamente affidandoci alla pericolosità di Salvini o all’incapacità di governo dei 5 Stelle”.

“M5S NON È DI SINISTRA, HA STESSO VOLTO POPULISTA DE MAGISTRIS”

“Il volto della demagogia e del populismo al governo l’abbiamo purtroppo toccato con mano qui a Napoli, in modo particolare con il governo de Magistris, che ha quella stessa faccia”. Ne è convinta Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2.
“Il Movimento 5 Stelle non so quanto possiamo collocarlo tra le forse di sinistra. Personalmente ho più di un dubbio e il Pd – spiega Valente in un’intervista all’agenzia Dire – è anche contro questo tipo di destre”. Per la consigliera comunale “sono abissali. Noi – dice – siamo alternativi a qualsiasi forma di demagogia di populismo e siamo per il buon governo, mantenendo un profilo che sceglie le riforme. A Napoli e nel Mezzogiorno esiste sicuramente una dose di sofferenza forte, più alta rispetto al resto d’Italia, perché è evidente che il cammino e la ripresa avviata in questo momento nel Paese, a Napoli e al Sud, fanno fatica ad affermarsi”.
Per Valente, però, iniziano a intravedersi “segnali confortanti” ma “è evidente – aggiunge – che soffiare sulla rabbia sulla sofferenza può venire facile alle forze demagogiche”.

“ERRORE CANDIDARE FIGLI DI, MA PIERO DE LUCA HA BUON CV”

“Io penso che sia un errore candidare i figli o i parenti o gli amici di qualcuno, in quanto tali. Ma credo che se queste persone abbiano un proprio background di spessore, continuare ad attaccarli significherebbe fare una discriminazione insensata”. Risponde così all’agenzia Dire Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2, a una domanda sull’opportunità di candidare alle prossime elezioni politiche Piero De Luca, figlio del governatore della Campania.
“In questo caso – sottolinea la parlamentare dem – parliamo di una persona legata al suo territorio, che ha un curriculum di tutto rispetto, che ha un profilo sicuramente migliore rispetto a tanti altri nomi su cui puntano altri partiti, candidati perché mogli di o parenti di. E senza altri meriti”.
E’ positivo il suo giudizio sui nomi scelti dal Partito democratico in Campania “siamo una grande comunità che può vantare espressioni diverse, di mondi diversi. Penso – aggiunge Valente – ai parlamentari uscenti e soprattutto alla società civile, ai nomi che vengono dal mondo dell’impresa e dell’industria, penso a Paolo Siani e Marco Rossi Doria. E poi ci sono sindaci ed ex sindaci, di grandi e piccoli Comuni: questa legge elettorale sicuramente avvicina i voti ai territori”.

“RENZI È VOLTO DI QUANTO PD HA FATTO PER NAPOLI”

“Matteo Renzi è il volto di quello che il Pd ha fatto per Napoli in questi anni”. Lo spiega all’agenzia Dire Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2, parlando del tour di Renzi di domani in città.
Il segretario del Partito democratico, sarà alle 10 all’Unione industriali partenopea e, dopo una tappa al Vomero e una Giugliano, concluderà la sua giornata a Napoli al teatro Sannazzaro per un incontro elettorale previsto alle 18.
“Matteo Renzi verrà a raccontare quello che abbiamo fatto e, soprattutto sulla base di quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo in testa per il futuro della città di Napoli”, annuncia Valente, che poi elenca i provvedimenti a firma Partito democratico a favore della Campania.
“Abbiamo sbloccato situazioni d’impasse che duravano da lungo tempo – spiega la consigliera comunale -, partiamo dal SalvaNapoli che ha evitato il dissesto del Comune, e poi penso alla rigenerazione di Bagnoli: il sindaco de Magistris aveva alzato le barricate, noi siamo andati avanti con determinazione e convinzione, continuando ad investire in quel progetto. E poi c’è Scampia, con il bando periferie per le Vele, lo sblocco del commissariamento del porto e della metropolitana, penso al recupero dei fondi europei. Queste cose – aggiunge Valente – portano la firma del Pd e del governo Renzi”.

“DE MAGISTRIS NON MANIFESTI, INDAGHI SU SUOI FALLIMENTI”

“De Magistris, invece di chiedersi le ragioni del debito e manifestare, dovrebbe indagare per individuare le sue responsabilità e il perché dei fallimenti della sua amministrazione. Lanciamo un’indagine vera e proviamo a capire chi sono i responsabili”. Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2, in un’intervista all’agenzia Dire, attacca il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha promosso una manifestazione il prossimo 21 febbraio a Montecitorio per chiedere all’esecutivo di intervenire sul debito della città.
“Grazie alla collaborazione istituzionale – ricorda Valente – abbiamo già salvato Napoli dal dissesto e il Pd che è andato ben oltre le polemiche politiche fatte dal sindaco. Mentre il Partito democratico anteponeva gli interessi della città a quelli politici, de Magistris usava toni fuori aggressivi e oggi cambia ancora una volta le carte in tavola. Dobbiamo ricompattare tutte quelle forze che mettono gli interessi di Napoli davanti a tutto il resto, provando a dire a Luigi de Magistris che è giunta l’ora di assumersi le sue responsabilità, di indagare sulle ragioni del fallimento di questa amministrazione e sul fatto che a Napoli, nonostante le enormi potenzialità di questa città, oggi si vive molto peggio di 5 o 7 anni fa”. Il sindaco “governa la città da ben 7 anni – precisa la consigliera comunale -: rasentiamo il ridicolo se de Magistris continua a scaricare su altri le proprie responsabilità”.

A CARFAGNA: “PD IN PRIMA LINEA SU PARI OPPORTUNITÀ”

“Mara Carfagna sa bene che questa è stata una legislatura che, soprattutto per le scelte del Pd, è stata la più femminile della storia repubblicana”. Risponde così Valeria Valente, deputato Pd e candidata al Senato nel collegio plurinominale Campania 2, alla collega di Forza Italia, Mara Carfagna, che aveva accusato i “governi di sinistra di aver cancellato il ministero delle Pari opportunità”.
“Possiamo vantare dei risultati significativi e importanti – dice Valente all’agenzia Dire -, anche senza un ministero siamo riusciti a fare molto. E’ una polemica che lascia il tempo che trova, visti i provvedimenti del governo per ottenere eguali opportunità per uomini e donne”.
La parlamentare ricorda i successi del Partito democratico in tema di Pari opportunità “dalla ratifica della convenzione di Istanbul, all’inasprimento delle pene per il femminicidio e le misure in favore delle donne vittime di violenza, per il diritto alla maternità, con il bonus bebè e i voucher per l’asilo nido, con i servizi per l’infanzia e il valore sociale che abbiamo dato alla maternità. Io – aggiunge Valente – terrei questi temi fuori dalla campagna elettorale: la storia dovrebbe insegnare a Mara Carfagna che, proprio sul terreno delle pari opportunità, si ottengono molti risultati soprattutto se si lavora insieme in maniera trasversale. Io capisco i toni da campagna elettorale ma forse fa un offesa a se stessa e al suo ruolo passato come ministra se prova a buttarla in politica”.

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