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Ecco il dossier degli impianti per Roma 2024, già pronto il 70% delle strutture

oro Italico, Tor Vergata, Fiera di Roma. In questi tre grandi cluster uniti tra loro da una 'corsia olimpica' si concentrerà la maggior parte degli impianti sportivi

Pubblicato:17-02-2016 16:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:59

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roma 2024

ROMA – Foro Italico, Tor Vergata, Fiera di Roma. In questi tre grandi cluster uniti tra loro da una ‘corsia olimpica’ si concentrerà la maggior parte degli impianti sportivi, il 70% già esistente, se a Roma dovessero essere assegnate le Olimpiadi del 2024. Ma nel dossier della candidatura sono presenti ‘venues’ che si irradiano dal centro storico fino al mare, alla cintura dei Castelli romani e oltre. Senza dimenticare l’appendice in Sardegna, a Cagliari, per le regate di vela, e le dieci città per i gironi di calcio (Udine, Torino, Verona, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo).

La lista, dopo indicrezioni e parziali ammissioni, è stata svelata questa mattina nel Palazzo dei Congressi dell’Eur, nel corso della presentazione alla citta’ del progetto di candidatura. Questo il dettaglio:


Tor Vergata – Il cuore pulsante dei Giochi. Qui, sui terreni di proprietà dell’ateneo, sarà infatti costruito il Villaggio che dovrà accogliere da circa 17mila posti per gli atleti e che al termine delle competizioni dovrebbe essere riconvertito in residenze universitarie e ospedaliere. Indispensabile il recupero dell’originaria ‘Città dello sport’ progettata da Santiago Calatrava, rimasta incompiuta. “Servono 400 milioni di euro per il completamento- ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò- ma abbiamo la disponibilità dell’architetto a rivedere il progetto per risparmiare su alcuni aspetti”. Nella Vela che fungerà da nuovo palazzetto dello sport spazio alle partite di pallacanestro e pallamano. Sempre a Tor Vergata previste anche ginnastica artistica e pallavolo (di quest’ultima solo semifinali e finali). All’esterno verranno realizzati il Velodromo (o cycling arena) per il ciclismo su pista, e il tracciato per la Bmx, ma soprattutto 14 o 15 campi per il torneo di tennis.

Foro Italico – Ospiterà le discipline regine delle Olimpiadi: atletica all’interno dello stadio Olimpico e nuoto, tuffi, pallanuoto e sincronizzato nello Stadio e, opportunamente modificati, nel Centrale del tennis e nel stadio Pietrangeli. Ovviamente a questa lista vanno aggiunte le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi, oltre alle finali di calcio (primo e terzo posto). A questo riguardo, se dovesse essere pronto lo stadio della Roma a Tor di Valle, potrebbero trovarvi posto gli ultimi atti del torneo femminile.

Fiera di Roma – Nei padiglioni del complesso trovera’ casa il maggior numero di discipline: scherma, badminton, taekwondo, judo, lotta, tennistavolo, sollevamento pesi e pugilato. Non molto distante, a sinistra dell’autostrada Roma-Fiumicino in direzione mare, è previsto il massiccio intervento di costruzione del parco naturalistico e del bacino remiero, in cui si svolgeranno le competizioni di canoa, canottaggio, kayak e nuoto in acque libere.

Oltre a questi tre grandi poli, la costellazione di ‘venues’ prevede impianti dislocati in numerose zone di Roma. Nel centro storico, sicuramente la cornice più affascinante, si svolgeranno la Maratona (suggestivo il percorso che tocca San Pietro, Sinagoga e Moschea), con arrivo dai Fori Imperiali fin sotto l’arco di Costantino (come nel 1960) al pari del ciclismo su strada, cosi’ come le finali del tiro con l’arco (mentre le fasi preliminari si svolgeranno alle Terme di Caracalla). Al Circo Massimo spazio invece al beach volley. L’inconfondibile scenario di Piazza di Siena ospiterà le gare di salto ostacoli e dressage, mentre l’ippodromo di Tor di Quinto sarà il sito per il tiro a segno e il tiro a volo. Nella candidatura è inserito anche il recupero dello stadio Flaminio, indicato per le gare di rugby a 7 e il pentathlon moderno, mentre al Palazzetto dello sport di viale Tiziano si svolgeranno le fasi preliminari della pallavolo. Sempre nella zona nord-est la mountain bike dentro il parco di Villa Ada, “considerata scenario ideale dalla Federazione internazionale”, ha spiegato Malago’. E sulla “fragilità” ambientale dell’area ha assicurato: “Saremo religiosi, come del resto per i Fori e il Circo Massimo”. A Saxa Rubra prevista la costruzione del Centro di broadcasting e del Centro stampa, “su circa 40mila metri quadri di terreni pubblici per cui la Rai ha gia’ manifestato interesse”. A sud, zona Eur, troveranno posto invece l’hockey nell’impianto delle Tre Fontane, il triathlon nella zona del Laghetto, e la coppia pallavolo e ginnastica ritmica nel PalaLottomatica. All’esterno del Grande raccordo anulare, a questo punto, rimangono i Pratoni del Vivaro per le gare di equitazione e il Marco Simone di Guidonia per il golf, lo stesso che ospiterà la Ryder Cup nel 2022.

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