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Baby gang, Minniti a Napoli: “Colpiscono a caso come i terroristi”

Il ministro ha anche incontrato alcuni dei ragazzi aggrediti nelle strade del capoluogo campano. E ha lodato la reazione delle mamme

Pubblicato:17-01-2018 07:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:21

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NAPOLI – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha partecipato ieri al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nella prefettura di Napoli. Il motivo? E’ stato chiamato ad affrontare l’allarme baby gang. Ed ha usato parole dure: “Usano metodiche terroristiche”.

“Si colpisce in luoghi pubblici, di grande affollamento. Si colpisce a caso, senza ragioni di carattere consequenziale. C’è un’assimilazione di metodiche tipiche di altre attività criminali: senza dire che i componenti delle baby gang sono terroristi ma queste sono metodiche terroristiche”, commenta Minniti.

“Abbiamo a che fare con una violenza nichilista – aggiunge il ministro – che testimonia di non avere rispetto per il valore della vita e questo è drammatico se tutto ciò impatta con persone di giovanissima età”.


“LA REAZIONE DELLE MAMME E’ UN AIUTO STRAORDINARIO ALLE POLITICHE DI SICUREZZA DEL PAESE”

“Arturo era naturalmente colpito da quanto accaduto ma ha una forza straordinaria che gli servirà perché possa riprendersi la sua vita. E ha una grande mamma al suo fianco“. Minniti ha annunciato di aver incontrato il 17enne Arturo, accoltellato da un gruppo di minorenni in via Foria, presente in prefettura insieme alla madre.

Al Comitato per l’Ordine pubblico hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco, Luigi de Magistris, il prefetto Carmela Pagano, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri. Minniti, a margine del vertice, ha incontrato anche Gaetano, massacrato a 15 anni, ed altri ragazzi aggrediti nella periferia di Napoli.

“Questi ragazzi – ha spiegato il ministro – hanno una presenza fondamentale, le loro madri. Che, tra l’altro, hanno reagito manifestando per aumentare l’attenzione pubblica nei confronti di questo fenomeno. Considero importante che all’aggressione drammatica di Arturo ci sia stata una reazione, partita dalle mamme: la considero un aiuto straordinario alle politiche di sicurezza del nostro Paese”.

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