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A Colleferro non è arrivato il mezzo pesante atteso per il revamping

Associazioni e cittadini sono in presidio permanente, c'è anche il sindaco Sanna

Pubblicato:16-11-2017 15:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:54

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COLLEFERRO (Roma) – Non è arrivato a destinazione il trasporto eccezionale atteso tra la scorsa notte e stamattina agli inceneritori di Colleferro, in provincia di Roma. Lo fanno sapere le associazioni ambientaliste e i cittadini, da ieri in presidio permanente nel quartiere Scalo, dove sorgono gli impianti, in attesa dell’arrivo del mezzo pesante che avrebbe dovuto trasportare pezzi della caldaia destinati al revamping di uno dei due inceneritori.

Nel corso del presidio, accompagnato da consiglieri ed assessori, si è presentato anche il sindaco della città Pierluigi Sanna, che la scorsa settimana ha trasferito i suoi uffici nella canonica di San Gioacchino allo Scalo, nelle vicinanze del presidio, per dimostrare la sua solidarietà e vicinanza ai cittadini.

E’ di ieri la notizia che Lazio Ambiente avrebbe inviato alla procura della Repubblica di Velletri e alla Corte dei Conti una nota di diffida al sindaco. Oggetto della contestazione, la seconda ordinanza comunale emanata l’8 novembre – con scadenza il 31 dicembre – per limitare, in alcune zone della città, il transito dei mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate per contenere i valori di PM10, che, secondo l’azienda regionale che gestisce la raccolta dei rifiuti e la maggioranza delle quote degli impianti di incenerimento, sarebbe stata utilizzata in maniera strumentale e politica per impedire il revamping in corso.


In base all’ordinanza è garantita una fascia di libero transito di due ore dalle 8,30 alle 10,30. Una prima ordinanza era stata emanata dall’amministrazione comunale lo scorso luglio e, impugnata da Lazio Ambiente, annullata dal Tar del Lazio.


“Le ordinanze che abbiamo fatto sono perfettamente in linea con i provvedimenti presi in altre amministrazioni comunali per il contenimento delle PM10 e il principio cardine di tutte le nostre azioni è la tutela della salute della popolazione- spiega all’agenzia Dire l’assessore all’Ambiente del comune di Colleferro Giulio Calamita-. Dal 15 ottobre al 31 marzo i comuni devono adottare provvedimenti per il contenimento dell PM10, per tutelare il diritto alla salute, che è materia molto ampia”.

Calamita fa sapere che stamattina i cittadini del quartiere Scalo hanno anche consegnato al Comune una petizione contro il transito dei mezzi pesanti che “fanno tremare le case”.

Vogliamo fermare l’arrivo di qualsiasi camion che porti materiale per la manutenzione degli inceneritori– dichiara alla Dire Alessandro Coltrè, dell’associazione ambientalista Ugi che aderisce al movimento Rifiutiamoli-. Era atteso un camion tra stanotte e le prime ore del mattino, ma questo camion non è passato. Noi comunque rimarremo qui e vigileremo la città e Colleferro Scalo per ribadire che non passerà nessun camion. Abbiamo avuto anche l’appoggio del sindaco, che si è trasferito in questo quartiere. Vent’anni fa qui c’erano poche persone a manifestare contro la costruzione degli inceneritori di Colleferro, adesso c’è un’intera comunità, che riscenderà in piazza questo sabato”.

IL SINDACO DI COLLEFERRO: LA MIA ORDINANZA E’ PER LA QUALITA’ DELL’ARIA


“La mia presenza qui è una presenza di sostegno alle associazioni e ai movimenti che hanno deciso di fare un presidio nel quartiere Scalo. Stamattina, in particolare, era atteso un trasporto straordinario che doveva probabilmente raggiungere gli impianti di incenerimento per trasportare pezzi della caldaia. Io sono venuto qui per controllare, per vedere che tutto avvenisse nella legalità”, ha detto Sanna a margine del presidio di associazioni e cittadini del paese in provincia di Roma che protestano contro il revamping degli inceneritori.

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Il camion “però sembra non essere passato. C’è una mia ordinanza che dice che i mezzi pesanti debbono passare all’interno del centro urbano solamente fra le 8,30 e le 10,30 di mattina. Un’ordinanza che si basa sul fatto che la tutela della qualità dell’aria è un nostro compito come sindaci in una delle valli più inquinate d’Italia. Colleferro è la città che ospita due inceneritori, il cementificio, la discarica più grande del Lazio dopo Malagrotta, i famosi fusti tossici seppelliti nell’area ex Bpd, una città che ha grandi problemi ambientali nella quale un sindaco non può esimersi dal regolare anche il traffico veicolare pesante perché le fonti di inquinamento, proprio in questo periodo invernale, aumentano a dismisura e danneggiano gravemente i cittadini che sono già spesse volte sottoposti ad analisi e studi che hanno dimostrato che la popolazione di Colleferro ha grandi problemi respiratori, più gravi rispetto alla media regionale e nazionale”.

“Non andrò via dal quartiere Scalo fin quando la regione Lazio e il Campidoglio non diranno ufficialmente che il revamping degli inceneritori di Colleferro si ferma perché questa città ha già dato troppo dal punto di vista ambientale e non può essere sottoposta- conclude- ad altri vent’anni di incenerimento dei rifiuti”.

di Annalisa Ramundo, giornalista

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