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La Francia reagisce: in Siria pioggia di bombe sulla roccaforte dell’Isis a Raqqa

Lo ha annunciato il ministero della Difesa francese, precisando che in totale 12 velivoli sono stati impegnati simultaneamente, partendo dagli Emirati arabi uniti e dalla Giordania, dove Parigi mantiene sei Rafale e sei Mirage 2000

Pubblicato:16-11-2015 10:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:34

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Dieci cacciabombardieri francesi hanno sganciato nelle ultime ore 20 bombe sulla roccaforte del sedicente Stato Islamico (Is) a Raqqa, nel nord della Siria, distruggendo un posto di comando, un campo di addestramento e un deposito di armi e munizioni: lo ha annunciato il ministero della Difesa francese, precisando che in totale 12 velivoli sono stati impegnati simultaneamente, partendo dagli Emirati arabi uniti e dalla Giordania, dove Parigi mantiene sei Rafale e sei Mirage 2000.

Un’operazione condotta in collaborazione con le forze di intelligence statunitensi seguita agli attentati di venerdi’ sera a Parigi, rivendicati dall’Is, che hanno provocato almeno 129 morti e 350 feriti. Gli ultimi raid francesi sono stati nettamente piu’ intensi rispetto alle quattro operazioni precedenti, che avevano mobilitato meno caccia e si erano concentrate piu’ a sud-est, nell’area di Deir Ezzor. In base alle scarne informazioni ufficiali, a Raqqa non si conterebbero per il momento  vittime civili ma e’ alto il timore che una popolazione gia’ lungamente provata dalla guerra resti nuovamente colpita; secondo notizie diffuse via Internet da fonti locali in alcune zone mancherebbero gia’ acqua ed elettricita’ a causa dei raid.

La Francia, che da un anno fa parte della coalizione internazionale contro l’Is in Iraq, ha deciso a settembre di estendere le sue operazioni in Siria. I primi raid hanno puntato, ufficialmente, a centri di addestramento di presunti ‘jihadisti’ capaci di condurre attacchi in Europa, in seguito hanno mirato siti petroliferi sfruttati dall’Is.


A seguito degli attentati di Parigi, il presidente François Hollande ha annunciato il rafforzamento delle operazioni in Siria, confermato anche ieri in una conversazione telefonica fra il suo ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, e il suo omologo statunitense, Ashton Carter. Il governo francese dispieghera’, inoltre, a dicembre la portaerei Charles de Gaulle nel Golfo Persico: con 24 apparecchi a bordo, triplichera’ la capacita’ delle operazioni aeree. (DIRE-MISNA)

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