NEWS:

Clima, Galletti: “Anche Papa Francesco ‘in campo’, ma sui ritardi verso la Cop21 di Parigi condivido la preoccupazione di Canete” – VIDEO

"Ci sono dei ritardi nella presentazione dei contributi nazionali dei singoli Paesi, certo non da parte dell'Europa che è stata tra i primi ad averli presentati entro la data del 30 di marzo, che era quella indicata alla Cop 20 di Lima- rileva Galletti- molti altri Paesi non stanno però seguendo questo esempio virtuoso"

Pubblicato:16-09-2015 12:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

galletti papaROMA – Dei ritardi nella preparazione della Cop 21 di dicembre a Parigi, cruciale nella definizione delle politiche climatiche globali, “ne parleremo venerdì in Consiglio straordinario Ambiente” incentrato “proprio sul tema di Parigi 2015, però condivido le preoccupazioni di Canete espresse anche poche settimane fa dal presidente Hollande“. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, lo dice a margine dell’incontro ‘Reducing food losses and waste to enhance food security and nutrition’, oggi alla Fao, commentando la preoccupazione espressa da Miguel Arias Canete, commissario Ue all’Azione per il Clima e l’Energia, sui ritardi nei lavoratori preparatori della Cop 21 di Parigi.galletti canete

“Ci sono dei ritardi nella presentazione dei contributi nazionali dei singoli Paesi, certo non da parte dell’Europa che è stata tra i primi ad averli presentati entro la data del 30 di marzo, che era quella indicata alla Cop 20 di Lima- rileva Galletti- molti altri Paesi non stanno però seguendo questo esempio virtuoso”.

Il ministro, oggi, è stato anche in Vaticano dove ha visto Papa Francesco, che lo ha ricevuto insieme ai ministri dell’Ambiente europei e ai due commissari Ue Miguel Arias Canete, all’Azione per il Clima e l’Energia, e Karmenu Vella, all’Ambiente, Affari marittimi e Pesca. “Non vi è dubbio che siamo in ritardo all’appuntamento di Parigi- avverte il ministro- mancano solo tre mesi all’appuntamento e il Papa oggi ci ha dato molta spinta, dicendo che lui stesso sarà ‘in campo’ per Parigi 2015: ci sarà la Santa Sede ma anche lui personalmente” se ne occuperà. “Questo- auspica infine Galletti- può essere un esempio per tutti i capi di Stato affinché si cominci a correre verso Parigi”.


“Però, al di là della scienza, della tecnologia, di quanto ogni Paese è disposto anche economicamente a mettere in gioco, la vera partita ce la giochiamo sul piano etico e morale- sottolinea Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente- infatti vinceremo Parigi solo se capiamo fino in fondo qual è l’importanza della posta in gioco quando parliamo di mutamenti climatici. Parliamo di povertà, di giustizia ambientale e sociale”.

Papa Francesco ci ha dato messaggi forti e grande incoraggiamento: ha sottolineato i tre concetti della solidarietà, della giustizia e della partecipazione che devono essere alla base dell’accordo di Parigi, che non può essere solo basato su posizioni scientifiche ma deve essere un grande impegno morale ed etico”.

Quello dei cambiamenti climatici “è il problema principale che oggi dobbiamo affrontare”, spiega Galletti a margine di un incontro alla Fao, aggiungendo però di sentirsi “un po’ demoralizzato dal fatto che nel nostro Paese questo non si capisca fino in fondo: sembra un problema di serie B e invece è un problema di serie A, rispetto al quale tutti devono fare cose concrete: governo, industria, società civile, amministratori locali”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it