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Giubileo, attesi 10mila pellegrini in dialisi: il San Camillo è pronto

Durante il Giubileo l'ospedale San Camillo di Roma fornira' il servizio di dialisi anche di notte.

Pubblicato:16-09-2015 11:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

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ROMA – zingaretti dialisiDurante il Giubileo l’ospedale San Camillo di Roma, come anticipato dall’agenzia Dire, fornira’ il servizio di dialisi anche di notte. Nel corso di una riunione in Vaticano, infatti, e’ stato stimato un afflusso di circa 10 mila pellegrini in dialisi, distribuiti durante tutto l’anno, ma con una maggiore concentrazione nel periodo di Pasqua. Anche di questo ha parlato oggi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con il direttore generale del San Camillo, Antonio D’Urso, durante la visita al reparto di dialisi, che prima del Giubileo sara’ attivo con 41 posti tecnici diventando cosi’ il più’ grande centro pubblico di dialisi nel Lazio. Il decreto di accreditamento di altri 19 posti (che si aggiungono ai 22 gia’ attivi) e’ stato firmato proprio ieri.

“In questo modo portremo offrire un servizio dalle 7 alle 24- ha detto Zingaretti- in modo che tutti i pellegrini che avranno bisogno di cure troveranno una struttura di eccellenza con nuovi macchinari”. Il reparto, infatti, e’ dotato di moderne tecnologie dialitico-informatiche di monitoraggio elettronico di macchina.

LAVORI E ASSUNTI, SAN CAMILLO VOLTA PAGINA – “Dopo il San Giovanni, possiamo dire che anche al San Camillo stiamo voltando pagina. Qui gli interventi sono tre: uno sul Pronto soccorso, uno sul reparto di dialisi e uno riguarda l’aumento di personale di 104 unita’”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante il sopralluogo ai cantieri aperti per il Giubileo all’ospedale San Camillo di Roma.


“Non e’ un riverniciare i muri, sono interventi che ripensano l’accoglienza, andando incontro a quella domanda di accesso che sappiamo ogni anno si ripropone- ha spiegato- Ci saranno da subito 20 posti letto in più e soprattutto si aumenterà il personale di 104 unità di cui 20 a tempo indeterminato e 84 a tempo determinato: questi dati sono il risultato dell’impegno di questi anni per superare il commissariamento. Si è passati dal 10% di autorizzazioni di deroga per il blocco del turn over a 30 e questo fa la differenza perché ci permette di riportare operatori dentro le strutture che da anni ne perdono”.

di Alessandro Melia

giornalista professionista

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