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Sergio Cammariere incanta Musicultura

ROMA - Pollio, Davide Zilli, Daniela Pes e Marco Greco sono i quattro vincitori finalisti della 29 edizione di Musicultura

Pubblicato:16-06-2018 16:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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ROMA – Pollio, Davide Zilli, Daniela Pes e Marco Greco sono i quattro vincitori finalisti della 29 edizione di Musicultura scelti dal pubblico delle prime due serate del Festival, che si contenderanno domani domenica 17 giugno il titolo di vincitore assoluto 2018 e il premio finale di 20 mila euro.

Pollio si è anche aggiudicato il Premio Antonello Ieffi per la migliore interpretazione e a Daniela Pes è andato il Premio Nuovo Imaieper la realizzazione di un tour .

Un grande venerdì d’autore ha caratterizzato la seconda serata di Musicultura che ha visto sul palcoscenico del Festival l’atteso ritorno di Sergio Cammariere la perfetta sintesi tra la musica di qualità e il testo d’autore. Il cantautore calabrese ha regalato al pubblico un magico viaggio tra le note vibranti del suo pianoforte; la delicatezza della sua ispirazione ha tinto di note d’ intimismo e di jazz l’Arena Sferisterio di Macerata.


”Questo posto è incantevole, suscita emozioni dentro l’anima” ha detto Sergio Cammariere, tra i suoi raffinati brani eseguiti: “Tema di malerba” “Mano nella mano” “Sorella mia” “Dalla pace del mare lontano” e l’amatissima “Tutto quello che è un uomo” cantata insieme al grande pubblico emozionato .

Una forte e durature vibrazione è nata nell’omaggio che Musicultura ha progettato con l’attrice Cinzia Leone in onore della grande Anna Magnani. Sono risuonate le note di canzoni che hanno visto un’interpretazione struggente e magistrale da parte della Compagnia di Musicultura, sottolineata da una grande cultrice della parola come Cinzia Leone che con le sue capacita ironico drammatiche ha perfettamente trasferito ai presenti i pensieri e le emozioni della grande attrice Anna Magnani senza cadere mai nel retorico e celebrativo. Gli standard della canzone popolare romana come Vecchia Roma Nannarè e la meravigliosa IlValzer Della Toppa sul testo di Pierpaolo Pasolini hanno letteralmente estasiato il pubblico .

A chiudere la notte di grande musica Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno, rapper ironico e mai convenzionale, che discostandosi dal diffuso stereotipo del rapper è riuscito a conquistare nel tempo anche le platee più difficili.

Nel suo rap ritmato e ballerino ha cantato di ipocrisia e libertà di espressione ma anche di relazioni con se stesso e con gli altri offrendo al pubblico tra le sue anarchiche canzoni, dirette e senza filtri, “Metti che domani” . Ha proseguito con “Ottima scusa” e poi “I cani”.

Ha chiuso con il brano “Io non sono un razzista ma…” che prende di mira gli italiani e il loro modo di fare accoglienza nei confronti dei migranti.

Domani venerdì 17 giugno, serata finale del Festival, attesissima sul palcoscenico di Musicultura Malika Ayane , che firmerà un inedito, suggestivo ritratto della poetica di Jacques Brell, a cinquanta anni dalla scomparsa del grande chansonnier belga, accompagnata dall’ Accademia della Libellula.

A distanza di qualche anno torna a Musicultura Brunori Sas che nel frattempo il grande successo di pubblico e di critica ne ha definitivamente consacrato l’intelligenza e il talento che lo contraddistinguono fin dai primi passi della sua fortunata carriera artistica; tra gli ospiti attesissimo dal pubblico del festival anche Mirkoeilcane vincitore di Musicultura 2017 reduce dal grande successo di Sanremo.










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