NEWS:

FOTO e VIDEO | Salvini a Napoli, corteo di protesta: “Ministro non c’è posto per te”

A Napoli un corteo partecipato e colorato per dire no al ministro dell'Interno: "Napoli non si lega". in campo striscioni, bandiere, cani e anche Pulcinella

Pubblicato:16-05-2019 17:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – “Napoli non si lega“. È questo il messaggio lanciato dai manifestanti al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che oggi è arrivato in città per partecipare in prefettura al comitato per l’ordine e la sicurezza dove si discute della situazione della sicurezza nell’area metropolitana e dello stato di attuazione delle direttive per il controllo del territorio. Nel palazzo di governo della città, insieme al prefetto Carmela Pagano e ai vertici delle forze dell’ordine, c’è anche il sindaco Luigi de Magistris.

Al corteo, in marcia lungo via Toledo, è intervenuto anche Pulcinella che all’indirizzo di Salvini dice: “Statt ‘a casa toia“.

 


MANIFESTANTI: MINISTRO, PER TE NON C’È POSTO

“Oggi è arrivato in città il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ancora una volta Napoli risponde al razzismo e gli dimostra che per lui non c’è posto. Oggi tanti abitanti hanno affisso ai loro balconi dozzine di striscioni popolando la città con un solo messaggio: non è vero che il Sud è con la Lega“. Lo ha detto al megafono lo speaker del corteo che a Napoli sta animando via Toledo, dirigendosi verso la Prefettura, in dissenso con la presenza del leader del Carroccio che è in città per presiedere il comitato per l’ordine e la sicurezza.




UN ATTIVISTA: È RADUNO NATO SPONTANEAMENTE

“Il movimento è nato spontaneamente in poche ore, anche a partire dagli striscioni affissi dalla cittadinanza nei terrazzi delle proprie case”, a dichiararlo alla Dire è Alfonso De Vito, del movimento Magnammoce ‘o pesone, durante il corteo di protesta per la presenza di Matteo Salvini in prefettura a Napoli, dove sta presiedendo il comitato di ordine e sicurezza pubblica.

Chi ha la memoria lunga non puó schierarsi con lui. Con lui che – sostiene De Vito – ci dava dei terroni e auspicava la secessione prima di cambiare immagine. Con lui che ancora oggi spinge per l’autonomia differenziata”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it