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Coppa Italia, 5 arresti e 3 daspo tra gli ‘Irriducibili’ per gli scontri di ieri

Sono 5 in totale i tifosi appartenenti agli 'Irriducibili' della Lazio arrestati ieri dalla Polizia di Stato in occasione dell’incontro di calcio disputatosi allo stadio Olimpico di Roma.

Pubblicato:16-05-2019 10:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28
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ROMA – Sono 5 in totale i tifosi appartenenti agli ‘Irriducibili’ della Lazio arrestati ieri dalla Polizia di Stato in occasione dell’incontro di calcio disputatosi allo stadio Olimpico di Roma.

I primi due, ultrà laziali fermati nel pomeriggio nei pressi della sede storica degli ‘Irriducibili’ della Lazio, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. Altri 3 tifosi invece sono stati intercettati e arrestati per i disordini che si sono verificati a Ponte Milvio dove è stata incendiata con una torcia un’autovettura della Polizia di Roma Capitale. Per 4 di questi è stata proposta l’emissione del provvedimento del Daspo mentre per uno, risultato già daspato, è stato proposto l’aggravamento della misura.

Tre per ora i provvedimenti di Daspo notificati: il primo, della durata di 5 anni, è stato notificato ad un tifoso atalantino che, nel settore distinti Sud Ovest, in evidente stato di ebbrezza alcolica, dopo aver infastidito altri tifosi, al sopraggiungere degli agenti della Polizia di Stato ha dato in escandescenza opponendo resistenza al controllo tanto da causare la caduta dagli spalti di un agente e la contusione alla mano di un secondo operatore di Polizia. L’uomo, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.


Un altro tifoso atalantino è stato daspato invece per 5 anni con obbligo di firma e denunciato per aver scavalcato il cancello separatore ed essere entrato all’interno del campo di calcio. E’ una donna invece, la terza ad essere stata daspata per la durata di 3 anni. Questa, in stato di ebbrezza alcolica, ha iniziato a dare in escandescenza aggredendo uno steward ed altri tifosi presenti sul posto. Quando sono intervenuti i poliziotti, questa ha aggredito anche uno di questi. Al termine degli accertamenti, è stata denunciata per violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive.

Denunciate invece dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa, 5 persone dedite alla vendita di capi di abbigliamento senza la prescritta autorizzazione. I primi tre in lungotevere Maresciallo Cadorna mentre gli altri due in piazzale De Bosis. Tutti sono stati sanzionati e la merce è stata sequestrata. Per uno di questi, è scattata anche la denuncia in quanto risultato inottemperante al foglio di via obbligatorio emesso dal questore di Roma.

Intorno alle 00.30, in piazzale di Ponte Milvio, una pattuglia della Polizia di Stato ha accertato che, al termine della partita, un tifoso laziale minorenne è rimasto ferito ad una mano da un petardo che stava accendendo riportando la perdita della falange. Ricoverato d’urgenza in ospedale in attesa di intervento chirurgico. Proposto anche per lui il provvedimento del Daspo.

Nei giorni scorsi invece, a 10 anni dal primo Daspo, dopo ripetute violazioni commesse in Italia e all’estero, a N.V.A è stata applicata la misura della sorveglianza speciale. Ha 28 anni l’ultras laziale appartenente al gruppo degli ‘Irriducibili’ e vicino agli ambienti di Forza Nuova che per 2 anni non potrà lasciare il comune di residenza ed è obbligato a restare nella propria abitazione dalle 9 di sera alle 7 di mattina. Il primo Daspo è arrivato nel 2009, dopo gli scontri nel derby capitolino; negli anni successivi saranno 7 i provvedimenti di aggravamento della misura, non ultimo quello del 2018, quando N.V.A., nello stadio di Wembley, durante l’amichevole Inghilterra-Italia, espose una bandiera con la scritta ‘No ius soli’.

L’episodio che ha portato alla proposta da parte della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Roma e successiva emissione della più incisiva misura di prevenzione da parte del Tribunale di Roma è del febbraio scorso, quando N.V.A. è stato individuato come uno dei responsabili del ferimento di alcuni tifosi spagnoli, avvenuto nel rione Monti, venuti nella capitale per assistere all’incontro di Europa League Lazio-Siviglia. Nel decreto di sorveglianza speciale N.V.A viene definito “responsabile di reiterati episodi di violenza connessi allo svolgimento di competizioni calcistiche della Lazio”. La misura gli è stata notificata dagli stessi agenti della Questura di Roma.

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