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Polo moda, Rete-Lbsm-Lazzari: “Parta pure l’affare, speriamo porti qualche vantaggio”

SAN MARINO - "Nonostante lo sbilanciamento

Pubblicato:16-05-2016 16:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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San Marino piazza

SAN MARINO – “Nonostante lo sbilanciamento di forze a favore del ‘No’, la cittadinanza ha premiato tre quesiti e si è letteralmente spaccata in due sul Polo”, così Rete, Liberamente San Marino e il consigliere indipendente Luca Lazzari commentano l’esito del voto referendario di ieri. “Su quattro quesiti proposti dai comitati referendari- riferiscono i consiglieri per i 4 Sì- tre referendum sono passati ed uno, quello sulla variante di Rovereta, è stato un testa a testa fino all’ ultima scheda”. L’alta partecipazione al voto, “quasi il 70%” dell’elettorato, va in barba a chi diceva che i quesiti erano solo i capricci di una sparuta minoranza“, sostengono Rete &co. Di fatto, per i consiglieri di opposizione il dato principale che emerge è che nonostante gli schieramenti scesi in campo, in tre referendum su quattro l’hanno spuntata i ‘sì’.

Eppure il fronte dei ‘no’ era ampissimo: “Da un parte- osservano- tutta la maggioranza in blocco, sostenuta da parte dell’opposizione con Su-Labdem, e alcuni consiglieri di C10”. Non solo: “Anche il governo, la Csdl e il direttore di Rtv- proseguono- si sono schierati con 4 no”. A dargli man forte anche “società promotrici e costruttori- aggiungono- promettendo posti di lavoro a destra e a manca”. Mentre dall’altra parte restavano “Rete, Liberamente San Marino e Luca Lazzari e le forze della società civile”. Resta poco da dire sull’unico referendum che non ha raggiunto il quorum: “Parta pure l’affare del Polo– mandano a dire- e ci auguriamo che possa portare anche solo un decimo dei vantaggi propagandati irresponsabilmente da una politica di Palazzo sotto ricatto e incapace di fare gli interessi del paese”. Rete, Lbsm e Lazzaro infine assicurano di vigilare “affinché l’esito dei referendum vittoriosi verrà tradotto in legge”.


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