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Pfas, spunta un nuovo inquinante nel Po, e non viene dalla ditta Miteni

Il rilevamento è avvenuto in localià Corbola, Comune della provincia di Rovigo non troppo distante dal confine con Emilia-Romagna e Lombardia. La preoccupazione dell'Agenzia per l'ambiente del Veneto

Pubblicato:16-04-2019 12:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:22

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VENEZIA – Arpav ha rilevato la presenza di C6O4 nelle acque superficiali del fiume Po, in localià Corbola, Comune della provincia di Rovigo non troppo distante dal confine con Emilia-Romagna e Lombardia. Il composto, un inquinante emergente per cui non esistono standard analitici commerciali, è stato rilevato in concentrazione di alcune decine di nanogrammi per litro nell’ambito di una campagna di rilevamenti di sostanze perlfuoroalchiliche. E, “data l’ubicazione dei punti di campionamento, risulta pressoché impossibile che” la contaminazione “derivi dal sito inquinato nell’area dell’azienda Miteni“. Pertanto, “il composto quasi sicuramente deriva dalle regioni del bacino padano a monte idraulico delle prese in cui è stata ritrovata la sostanza con una concentrazione di circa 80 nanogrammi per litro”, rileva Arpav in una nota inviata al commissario delegato all’emergenza Pfas Nicola Dell’Acqua.

Il ritrovamento di una tale concentrazione “nel fiume più grande d’Italia, fa supporre che si possano trovare a monte fonti di inquinamento importanti“, prosegue Arpav. La Regione Veneto sta quindi predisponendo una segnalazione alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, e ha ordinato nuove batterie di filtri, pur non esistendo limiti europei e nazionali per queste sostanze.

“Questa è la conferma che la questione Pfas è un tema che interessa tutto il Paese, ed è una primaria questione ambientale nazionale. Per questo motivo è necessario che il governo, come ha già fatto il Veneto da tempo, intervenga fermamente, ponendo limiti zero. Invitiamo, quindi, il ministero dell’Ambiente a muoversi sulla linea già tracciata dalla nostra Regione, agendo il più rapidamente possibile. Ciò a tutela della popolazione non solo delle aree interessate da questo tipo di inquinamento in Veneto, ma di tutti i cittadini del nostro Paese”, commenta il governatore del Veneto Luca Zaia.


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