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Sposare il giocar bene e il digitale, a Reggio Emilia arriva spazio pioniere

Un nuovo spazio dove giocare liberamente coi i giochi tradizionali ma anche con pc, tablet e microscopi: l'idea nasce dall'alleanza tra Fondazione Reggio Children e la Fondazione Lego

Pubblicato:16-04-2019 07:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:22

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REGGIO EMILIA – Salvaguardare il diritto al “buon gioco” dei bambini nell’era delle tecnologie digitali e studiare il ruolo che queste esercitano nei processi di apprendimento durante l’attività ludica. E’ questo l’obiettivo del nuovo spazio inaugurato nei giorni scorsi  a Reggio Emilia al centro per l’infanzia Loris Malaguzzi, nato da un’importante partnership tra la Fondazione Reggio Children e quella dei famosi mattoncini danesi Lego.

Si chiama “Scintillae“, nome che ha preso spunto dalla frase della bambina Francesca: “Quando mi viene un’idea, sale la scintilla”. Nell’ambiente ci sono in particolare sia materiali fisici, naturali e industriali, sia la tecnologia digitale, ovvero: computer, tablet, webcam, microscopi, software per la programmazione computazionale, prototipi della Lego e altri sviluppati con il Mit Media Lab di Boston.

L’obiettivo però “non è insegnare a bambini, ragazzi e adulti la programmazione o le nozioni su tecnologia o strumenti digitali”. Bensì, viene spiegato, “offrire contesti dove il potenziale espressivo del gioco e degli strumenti digitali creino incontri inaspettati e insoliti, incoraggiando la nascita e lo sviluppo di idee, progetti, nuova conoscenza. E dove comprendere finalmente che la dimensione ludica è parte dell’apprendimento quotidiano”.


Il progetto, sperimentale, verrà seguito e sviluppato dal gruppo di ricerca misto costituto dalle due Fondazioni partner. Oltre a scambi di visite e condivisioni di materiali verranno attivate sessioni di lavoro via web tra Reggio Emilia e Billund, in Danimarca, sede della fondazione Lego. Lo spazio sarà aperto a visite settimanali gratuite. (informazioni a breve sul sito www.scintillae.org).


Presenti al taglio del nastro di Scintillae, il sindaco Luca Vecchi, l’assessore a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni, Carla Rinaldi presidente della Fondazione Reggio Children e, per la Fondazione Lego, il responsabile mondo dell’area Ricerca Bo Stjerne Thomsen, e quello dell’area Esperienze Søren Holm con altri rappresentanti.

Scintillae è un luogo magico del nostro tempo, un luogo unico al mondo, in cui potrà nascere un incontro sereno, e molto atteso, tra materico e digitale”, spiega il sindaco Vecchi. “La ‘scintilla’ è affidata alla fantasia del gioco e alla limpida intuitività dei bambini, veri maestri, ma anche a quanto di tutto ciò vi è negli adulti: una proposta invitante per tutti”. Sono quindi “attese contaminazioni, linguaggi e conoscenza nuova. Ciò piace a Reggio Emilia, che accoglie con garbata attenzione questa delicata esperienza”, conclude il sindaco.

Carla Rinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children, aggiunge: “Questo sarà un luogo di ricerca su come apprendere, di noi stessi, degli altri, del mondo, anche attraverso il gioco nell’era digitale. Qui si potrà ricercare come l’approccio alla tecnologia digitale abbia una sua naturalità e ludicità, se messo in contesti naturali di apprendimento e di vita”.

E Bo Stjerne Thomsen di Lego conclude: “Abbiamo riunito le nostre organizzazioni e le nostre comunità in uno spazio condiviso per accrescere la comprensione del ruolo svolto dalle tecnologie nell’apprendimento dei bambini attraverso il gioco. Inviteremo le comunità locali e i partner internazionali a sviluppare ulteriormente e condividere questi esempi a livello internazionale”.

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