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Siria, Pinotti: “Obiettivo erano armi chimiche, operazione conclusa”

"L'Italia, come la Germania, è preoccupata della possibilità di un'escalation"

Pubblicato:16-04-2018 07:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:46

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ROMA – “Io non vedo in questo momento il rischio di una escalation: mi ha telefonato la ministra della Difesa francese per spiegarmi che l’intervento era circoscritto alle armi chimiche e che l’operazione si deve considerare conclusa”. Lo afferma la ministra della Difesa Roberta Pinotti, ospite di Radio Capital. Se poi gli alleati dovessero chiedere le basi italiane per ulteriori operazioni, non solo di ricognizione, “valuteremo”.

“ITALIA PREOCCUPATA DA POSSIBILE ESCALATION”

“L’intervento militare è stato un intervento circoscritto ma non c’è dubbio che l’Italia, come molte altre nazioni e in particolare la Germania, è preoccupata della possibilità di un’escalation. Teniamo presente che la situazione in Siria va avanti da 7 anni con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi e da questo punto di vista quello che ci si dovrebbe aspettare è un impegno molto forte per uscire da questa situazione”, dice ancora Pinotti in radio.

“TONI SALVINI NON AIUTANO MA LUI NON È UN PERICOLO”

“Io non credo che” Matteo Salvini al governo “si possa definire un pericolo, anche perché Salvini l’ho sentito dire che non ha intenzione di cambiare le alleanze, perché il tema centrale è questo. Anche Salvini dopo la campagna elettorale ha detto che noi ci teniamo ancorati all’Occidente. Certo alcuni toni non aiutano” afferma Pinotti.


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