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In Olanda vince il liberale Rutte, respinta l’ultradestra di Wilders

“Un voto per l’Europa, un voto contro gli estremisti”. Il primo a telefonare a Mark Rutte, premier olandese, è stato Jean-Claude Juncker

Pubblicato:16-03-2017 10:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:01

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ROMA – L’Olanda incorona il liberale Mark Rutte come premier. Altissima l’affluenza alle urne- almeno rispetto all’Italia-, all’82%.  Respinta l’ultradestra di Wilders, per i Verdi un trionfo: ottengono 14 seggi.

“Un voto per l’Europa, un voto contro gli estremisti”. Il primo a telefonare a Mark Rutte, premier olandese, è stato Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue. Alla luce dei risultati elettorali nel Paesi Bassi, il capo dell’Esecutivo di Bruxelles ha voluto ringraziare Rutte per aver arginato il populismo xenofobo e antieuropeo del suo antagonista Geert Wilders.

Dalle urne – ha votato ben l’82% degli aventi diritto – emerge infatti molto ridimensionato il Pvv dell’ultradestra guidato da Wilders (20 seggi), mentre al primo posto, pur perdendo diversi deputati, si attestano i liberali del Vvd (33 seggi), finora al governo, dello stesso Rutte.


Bene anche i cristiano-democratici della Cda e i liberali di sinistra (entrambi con 19 seggi) e i verdi (14), mentre fa ingresso alla camera bassa il partito antirazzista Denk (3 seggi). Sollievo dunque in molti ambienti d’Europa, anche se formare un governo di coalizione non sarà facile per Rutte: i compagni di viaggio della scorsa coalizione, i socialdemocratici, crollano ai minimi storici, con una manciata di seggi (9). Rutte parla di un risultato “importante per tutta l’Europa. L’Olanda dopo Brexit ed elezioni americane ha detto no al populismo”.

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