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Esteri, Emiliano: “Possiamo svolgere un ruolo chiave per la pace”

BARI - Il presidente

Pubblicato:16-03-2016 14:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:24

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Michele_Emiliano (700 x 467)BARI – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto questa mattina al primo seminario Italo-Russo di Bari “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione. Bari e la Puglia partnership strategiche nelle relazioni economiche, culturali e religiose”, presso la Camera di Commercio di Bari.
Nel suo intervento di apertura, il presidente ha detto: “Questo evento internazionale ci dà l’occasione di riprendere un discorso che, prima ancora che economico, è emozionale, umano. In questi ultimi dieci anni abbiamo realizzato eventi politici ed economici che affondano le radici in una istintiva volontà, sia della regione Puglia sia della Federazione russa, di dare vita a un reale incontro tra popoli intorno alla grande figura di San Nicola. Ricordo che i russi considerano la Puglia, grazie a San Nicola, una loro seconda patria. San Nicola è il punto di equilibrio non solo del dialogo ecumenico ma anche del dialogo tra Est e Ovest. Questo è un luogo dove, con umiltà e sapienza, la grande strategia della pace nel Mediterraneo si può costruire”.
   “Ho fiducia- ha aggiunto- che, coltivando questa relazione, si possano riprendere i fili di una strategia che stava dando i suoi frutti, anche sotto il profilo economico, specialmente in Puglia. Le istituzioni regionali sono disponibili a rappresentare questa storia e mi auguro che le nostre voci, per quanto piccole, possano essere ascoltate in Italia e in Europa. Il raddoppio del Canale di Suez e le sue conseguenze internazionali sulla geopolitica sono evidenti, il Mediterraneo è tornato ad essere il centro del mondo, viene anche conteso economicamente, e purtroppo i sogni di dialogo sono stati interrotti”.
La Puglia in questo momento- ha sottolineato- si trova al centro di questo scenario: siamo la punta estrema dell’Unione europea, il luogo dal quale più facilmente si raggiungono zone del mondo in crisi, in particolare sul fronte mediorientale, siamo una regione infrastrutturata come poche altre, con grandi porti e quattro aeroporti, in grado di svolgere un ruolo chiave che forse non abbiamo ancora compreso sino in fondo“.
“L’Italia- ha conclusa- sta facendo uno sforzo di ricostruzione della stima che deve passare, secondo noi, attraverso un ruolo da protagonista del Sud del Paese. Nella consapevolezza che la crisi delle relazioni internazionali è una delle concause della recessione europea complessiva e delle difficoltà che stiamo avendo nell’uscirne”.

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