“Ho fiducia- ha aggiunto- che, coltivando questa relazione, si possano riprendere i fili di una strategia che stava dando i suoi frutti, anche sotto il profilo economico, specialmente in Puglia. Le istituzioni regionali sono disponibili a rappresentare questa storia e mi auguro che le nostre voci, per quanto piccole, possano essere ascoltate in Italia e in Europa. Il raddoppio del Canale di Suez e le sue conseguenze internazionali sulla geopolitica sono evidenti, il Mediterraneo è tornato ad essere il centro del mondo, viene anche conteso economicamente, e purtroppo i sogni di dialogo sono stati interrotti”.
“La Puglia in questo momento- ha sottolineato- si trova al centro di questo scenario: siamo la punta estrema dell’Unione europea, il luogo dal quale più facilmente si raggiungono zone del mondo in crisi, in particolare sul fronte mediorientale, siamo una regione infrastrutturata come poche altre, con grandi porti e quattro aeroporti, in grado di svolgere un ruolo chiave che forse non abbiamo ancora compreso sino in fondo“.
“L’Italia- ha conclusa- sta facendo uno sforzo di ricostruzione della stima che deve passare, secondo noi, attraverso un ruolo da protagonista del Sud del Paese. Nella consapevolezza che la crisi delle relazioni internazionali è una delle concause della recessione europea complessiva e delle difficoltà che stiamo avendo nell’uscirne”.