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Vola l’export dell’Emilia Romagna, +4,3% nel 2014

Tra le mete principali Usa e India. Per le imprese bolognesi aumenti delle vendite sui mercati esteri ancora maggiori con un + 6,7%.

Pubblicato:16-03-2015 14:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:11

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impreseIl 2014 si chiude per l’Emilia-Romagna con buone prospettive. Perchè l’export registra un sensibile  incremento, superiore anche a quello delle altre regioni esportatrici del Nord. Nel quarto trimestre dell’anno le vendite all’estero sono cresciute del 4,4%, trainate dai mezzi di trasporto (+10,1%) e da altre apparecchiature elettroniche (+9,6 %). Ferme la metallurgia e l’alimentare, in flessione l’agricoltura (-1,2%). L’accelerazione sui mercati dell’Unione Europea fa da traino alla crescita, sostenuta dai successi negli Stati Uniti e in Asia. E’ quanto rivelano i dati raccolti dall’Istat e rielaborati a livello regionale da Unioncamere.

Nell’intero 2014, le esportazioni regionali sono salite a 52,966 miliardi di euro, con un aumento del 4,3%. Quelle italiane hanno avuto un incremento più contenuto (+2,0%). Anche in questo caso, il risultato è stato determinato dai successi sui mercati europei, oltre che da un contributo sostanziale giunto dagli Stati Uniti e dai mercati asiatici. Sempre nel complesso dell’anno, l’Emilia-Romagna risulta la terza regione per quota dell’export nazionale (13,3%), preceduta dalla Lombardia (27,5%) e dal Veneto (13,6%) e seguita dal Piemonte (10,7%). Tra queste, l’Emilia-Romagna,però, cresce di più, staccando il Piemonte (+3,3%), il Veneto (+2,7%) e la Lombardia (+1,4%).

Nel quarto trimestre la crescita è stata trainata dai mercati americani (+9,0%) e asiatici
(+11,4%). Nel primo caso è stato determinante il successo negli Stati Uniti (+16,6%) a fronte della caduta in Brasile (-7,4%). Nei secondo la crescita delle esportazioni verso l’India
(+36,0%) è andata ben oltre l’ottimo +13,9% ottenuto verso la Cina. Nell’Unione europea (+3,6%), la crescita delle vendite è stata forte nel Regno Unito (+15,7%) e in Spagna (+13,4%), limitata in Germania (+2,9 %) e negativa in Francia (-3,1%). Al di fuori dell’Unione si segnala il crollo dell’export verso la Russia (-24,4%).


L’export delle imprese bolognesi, in particolare, prende la ricorsa. Il quarto trimestre del 2014 si è chiuso, infatti, con un aumento delle vendite sui mercati esteri del 6,7%. L’aumento su base annuale è stato del 4,9%, percentuale migliore rispetto alla media regionale (4,3%) e più che doppia rispetto a quella nazionale (2%). In valore assoluto la stima è di 12 miliardi di euro di beni e servizi made in Bo venduti oltre frontiera nel 2014. Bene le esportazioni del manifatturiero aumentate del 5%, con punte vicino al 6% per la meccanica. Chi mette a segno i risultati migliori però è il comparto moda che ha visto nel 2014 incrementare le esportazioni di oltre il 7%.

L’Unione Europea è stata la meta del 48% delle esportazioni mentre l’Asia rappresenta il 20% delle destinazioni delle vendite estere. Sono andate molto bene in particolare le vendite in Medio Oriente (+19%). In netta crescita, soprattutto fra ottobre e dicembre, l’export verso il nord America aumentato di quasi il 7%. Le esportazioni verso la Russia, invece, sono diminuite del 7%. In regione la flessione è stata del 12%. Con un -33% di vendite in Russia l’industria agroalimentare è stato il settore più colpito a Bologna dai contrasti internazionali che riguardano questo paese.

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